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100 giorni dall’attacco del 7 ottobre contro Israele

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Anna Tortora

Sono passati 100 giorni dall’attacco terroristico del 7 ottobre contro Israele.

“100 giorni di guerra e di prigionia per gli ostaggi ancora in mano ad Hamas.” Dal Tg 2
“100 giorni di guerra a Gaza dopo il tragico e orrendo attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023.” Gennaro Sangiuliano, ministro della cultura
Per ora non ci sono soluzioni pacifiche.
“Celebreremo proprio una bella “Giornata della memoria” questo 27 gennaio! In pieno clima di neo antisemitismo diffuso, nascosto dal comodo alibi dell’antisionismo, con lo Stato d’Israele sotto accusa alla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja per genocidio (!), mentre l’Iran, responsabile di armare le mani insanguinate di Hamas, Hezbollah e Houthi, se la ride per la dabbenaggine occidentale…Mentre Hamas, che promuove la cancellazioane dello Stato d’Israele, l’annientamento fisico delgi ebrei ovunque si trovino e si serve vigliaccamente della popolazione palestinese come scudo umano contro i contrattacchi di Tel Aviv, riceve comprensione e appoggi da tutto il mondo e dalle maggiori organizzazioni internazionali, compreso quell’ inutile e dispendioso carrozzone chiamato ONU.  Un mondo davvero “alla rovescia”. Se gli Houthi minacciano la libera navigazione nel Mar Rosso, nessuno dice o fa niente per allontanare la minaccia.  Se Usa e GB reagiscono a questo attentato alla libertà di navigazione nelle acque internazionali, vengono tacciate di imperialismo e neocolonialismo. E l’Unione Europea? Schizofrenica: pronta a tutta per l’Ucraina, disposta a niente per Israele. Questa è la dura realtà.  Dovremmo allora celebrare la giornata della memoria con molta sobrietà e poca retorica, nella consapevolezza che un’altra Shoah è certamente possibile e nel timore che potremmo anche non esserne consapevoli. Come avvenne durante la Seconda guerra mondiale, quando solo alla fine del 1942 si capì che era in atto una sistematica eliminazione degli ebrei. Ma era già troppo tardi per impedire il genocidio perpetrato dai nazisti.”
Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia

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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.