Fedez e l’ipocrisia imperante
Pensavo, francamente, di ritenermi una liberale che combatte egregiamente la libertà con una sovraesposizione della sua immagine. La libertà mi piace, la difendo spesso con la riservatezza. E Fedez non è libero, perché vorrebbe ma non osa. Ha solo strumentalizzato un palco e una rete pubblica.
Per questo a me piace osare, combattendo per l’appunto l’ipocrisia imperante che da freno alle mie pulsioni, riservandomi così dall’esprimere giudizi su questo o quello…
“La posizione della sinistra sul caso Fedez-Rai-Salvini non deve né stupirvi né trovarvi impreparati.
Ascoltate. È il medesimo meccanismo della lotta di classe. Funziona così.
Si riduce il mondo in due poli e si dice che uno è il bene e uno è il male. Poi ci si colloca dalla parte del bene e si dice che il male è cattivo e la sua reazione è incivile e va cancellata fisicamente e idealmente. Chi non lo fa è il male.
Per applicare al massimo grado questo schema marxista di lotta politica, ormai diventato prassi sdolcinata, manca solo il tassello istituzionale: si traduce in legge la lotta di classe (anche se non ci sono più le classi). Sennonché, la legge serve proprio a evitare fanatismi ideologici ed a impedire di vivere in uno Stato etico e totalitario.
Capito? Bisogna studiare. Questa è l’unica soluzione. Altrimenti vince chi strumentalizza sentimenti ed emozioni (magari facendosi un video mentre è al telefono con i cattivoni di turno che in realtà sono solo dei gran coglioni).
Tutto qua”.
Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore
E anche ipocriti
“Una giornata di ordinaria ipocrisia:
-Fedez denuncia una censura che con tutta evidenza non ha subito.
-Conte e i grillini attaccano i vertici di Rai 3 che loro stessi hanno lottizzato.
-Letta insabbia la legge che istituisce una commissione di inchiesta sulla magistratura denunciando l’insabbiamento della legge Zan.
-Di Maio celebra la legge Zan ma ancora non spiega perché si astenne sulle unioni civili.
-Tutti parlano della ruffianeria nella Rai, nessuno si occupa dello spirito di cosca nella magistratura.
-Chi esalta il “coraggio” di Fedez nel difendere i diritti civili, trascura il fatto che se la legge Zan fosse stata in vigore Fedez sarebbe stato processato per le battute omofobe su Tiziano Ferro.
Potrei andare avanti, ma non ce la faccio: ho la nausea”.
Andrea Cangini, Forza Italia
E ancora da Forza Italia, Lucio Malan
1 maggio: Malan (FI), in Rai su Ddl Zan informazione a senso unico
“Con il pretesto della disputa tra dirigenti Rai e Fedez, il ‘servizio pubblico’ ha ulteriormente messo in atto disinformazione ovvero informazione a senso unico sul Ddl Zan. Il signor Fedez ha potuto dire quel che gli pare per cinque minuti senza alcun contraddittorio e anche sfoggiare un marchio commerciale. Gratis? I vertici di Rai Tre gli hanno fatto un ulteriore regalo negando l’evidenza di un tentativo di sindacare sul contenuto di quanto il rapper avrebbe detto, senza avere il coraggio di dire che per la legge della par condicio, fortissimamente voluta dalla sinistra nel 2000, in televisione ‘è assicurata parita’ di condizioni nell’esposizione di opinioni e posizioni politiche’, cosa che non avviene sul DdlZan. E così, dopo gli insulti della signora Littizzetto al senatore Pillon, arrivano gli attacchi personali del promotore delle Satan Shoes a Ostellari, intimidazione per chiunque osi dire che chi picchia un gay è già oggi giustamente punito e che il Ddl Zan punisce le opinioni e impone l’indottrinamento LGBT nelle scuole. Il risultato è che il servizio pubblico, anche nelle sintesi di suoi telegiornali, fa assurgere a coraggioso difensore della tolleranza e del rispetto, colui che si è distinto per esibizioni di blasfemia, in particolare su Gesù, e versi come: ‘Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing/ ora so che ha mangiato più würstel che crauti/‘Sono Tiziano, non è che me lo ficchi?’. Questo sarebbe l’eroe del rispetto per i gay?”
Ma quanto sono belle le persone semplici? Quelle educate, schive e genuine. Non sempliciotte o semplicistiche, semplici, è differente. Siate opulenti nella semplicità. Caro Fedez!
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