Russia – Ucraina. Biden divisivo e l’Europa irrilevante
Biden, in un anno, ha fatto dei disastri che stanno
scrivendo le pagine più tristi della nostra storia.
“Il grande leader dell’Occidente, il massimo difensore delle sue radici e dei suoi princìpi (vedi foto sotto) in pochi mesi è riuscito a fare miracoli in politica internazionale.
Ha riaperto le trattative sul nucleare iraniano, inimicandosi l’Arabia Saudita e i paesi arabi sunniti, mettendo in difficoltà Israele, ridando spazio a Hamas, rendendo la Russia più forte negli equilibri mediorientali, costringendo gli israeliani a rafforzare i rapporti con Mosca.
Poi, quando la Russia ha invaso l’Ucraina (dopo anni di scontro frontale alimentato dai Dem americani) ha gettato tonnellate di benzina sul fuoco del conflitto per isolare Putin.
Risultato: non solo Israele ma sauditi e iraniani hanno rafforzato i legami con Mosca, la Turchia non si è schierata contro di essa, il legame tra Russia e Cina si è rinsaldato, persino l’India ha ribadito di non voler arruolarsi nel fronte anti-Putin, e al contrario sempre più si va coagulando un fronte asiatico anti-occidentale.
Gli unici alleati fedeli, quelli europei, con le sanzioni contro Mosca rischiano il tracollo economico. Germania e Francia cominciano a prendere le distanze, e la coesione Ue è sempre più a rischio.
Un autentico capolavoro: complimenti!”
Eugenio Capozzi, storico
“La Russia non vincerà mai” tuona il caro Presidente Biden annunciando l’invio di nuove armi in Ucraina; mentre il presidente XiJinping ribadisce il no della Cina alle sanzioni contro Mosca.
“Usciamo dal patetico e dalla retorica.
Nella guerra in Ucraina non sono in gioco il Bene ed il Male, il dispotismo e la libertà, ma le materie prime, che, una volta finite in mano russa, determinerebbero danni esiziali all’economia statunitense.
Nel Donbass, ci sono riserve di carbone e lignite, per circa 40 miliardi di tonnellate, come a dire quanto basterebbe per 5 secoli di utilizzo.
Inoltre, c’è il prezioso litio, nonché tantalio, niobio, berillio, mercurio, ferro, oro e zirconio, oltre a gas e petrolio.
Più della metà del gas neon impiegato nel mondo proviene dall’Ucraina. E il 90% viene utilizzato dalle industrie statunitensi dei semiconduttori.
Apple, Facebook, Google chiuderebero i battenti senza il neon ucraino.
Di qui, la guerra, cominciata da Putin e resa infinita da Biden, sulla pelle degli ucraini e – diciamolo – anche a danno di noi abitanti del Vecchio Continente.”
Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore, già parlamentare della Repubblica
“L’Unione europea non sa niente, non capisce nulla e non serve a nulla. La guerra la stanno pagando gli ucraini e i russi con i loro morti, alimentati da inutili armamenti inviati per altri interessi.
Divisa, irrilevante, sempre al traino degli Stati Uniti, l’Europa non ha perso solo l’occasione di ritagliarsi un ruolo diplomatico, ma ha visto andare in fumo anche la leadership della Germania. E si è così condannata a un degrado politico ed economico.”
Maurizio Belpietro, direttore de La Verità
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