22 Novembre 2024
PoliticaPolitica Estera

Russia – Ucraina. I dubbi del New York Times. Anche Silvio Berlusconi dice basta all’invio di armi

Condividi
Anna Tortora

“La diplomazia ci insegna che i negoziati devono essere portati avanti con perseveranza e determinazione. Non può esserci un tempo per la diplomazia e uno per la guerra: l’impegno per la pace deve essere massimo e costante.
Dopo tre invii di armi possiamo dire che l’Italia anche su questo fronte ha fornito il suo contributo. Altri Paesi peraltro stanno continuando ad armare in abbondanza l’Ucraina. Dopo tre mesi di guerra, l’Italia deve caratterizzarsi per una svolta diplomatica intensa e decisa, coinvolgendo gli altri Paesi dell’Unione Europea. Dobbiamo evitare un’escalation militare dagli effetti incontrollabili.
Il popolo spagnolo e quello italiano hanno grandi affinità e hanno dimostrato un’enorme capacità di collaborazione durante la fase più dura della pandemia. Il Presidente Sánchez è un alleato prezioso per l’Italia. Oggi la Spagna lavora con lungimiranza alla transizione ecologica, a nuove politiche del lavoro e all’inclusione sociale. Non cadiamo nell’illusione di un rapporto privilegiato con Francia e Germania che tenga fuori la Spagna.”
Giuseppe Conte, Movimento cinque stelle

“La posizione del Presidente Berlusconi e di Forza Italia è in linea con quella del PPE, dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica. Nessuno in Occidente – neppure gli stessi ucraini – ha immaginato che la guerra per difendere l’Ucraina dovesse diventare una guerra di aggressione alla Russia. In questo quadro l’invio di armi come strumento difensivo a Kiev è doveroso, l’enfasi propagandistica come ogni atteggiamento provocatorio non fa altro che allontanare la conclusione di questo conflitto. Occorrono equilibrio e fermezza e riservatezza: solo così si potrà ottenere dai russi una soluzione diplomatica accettabile. Non è pensabile immaginare un nuovo equilibrio in Europa orientale senza o contro Mosca, come non è pensabile che tale equilibrio si basi sul fatto compiuto, sulla conquista militare, sulla occupazione di paesi liberi e sovrani che hanno tutto il diritto di tutelare la loro libertà con ogni mezzo necessario.Questa è la linea di Forza Italia e del governo italiano e di tutti i governi responsabili d’Europa e dell’Alleanza Atlantica.”
Silvio Berlusconi, Forza Italia

I dubbi del New York Times: “Vittoria Kiev irrealistica, Putin non farà marcia indietro. Biden dica a Zelensky che c’è un limite all’invio di armi. Gli ucraini dovranno prendere le dolorose decisioni territoriali per un compromesso”
“…”Non può essere illimitato il supporto all’ Ucraina È doloroso prenderne atto ma non è appeasement … non si può inseguire una vittoria illusoria.” Sagge raccomandazioni dal ⁦New York Times. È anti-americanismo chiedere all’ UE la stessa linea?”
Stefano Fassina, Leu – Patria e Costituzione

“Il Papa ricorda che nel mondo ci sono decine di guerre. Perché non spediamo armi a tutti gli aggrediti? Perché agli Usa interessa solo l’Ucraina per colpire la Russia. E in quelle zone non ci facciamo carico neanche di pacificare e aiutare. Siamo indifferenti a quegli aggrediti.”
Antonio Socci, giornalista e scrittore


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.