Comitato di liberazione dell’Area ovest di Napoli dalla camorra, Lamorgese: riferimento forte per la comunità
Presentato oggi l’organismo civico che ha elaborato una piattaforma programmatica su cui lavorare con le istituzioni
È nato ufficialmente oggi, con la presentazione nella chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, Napoli, il Comitato di liberazione dalla camorra – Area Ovest di Napoli, il nuovo organismo che riunisce e coordina associazioni, scuole, gruppi di volontariato e altre realtà del territorio con lo scopo concreto di liberare il quartiere dall’oppressione esercitata dai clan della criminalità organizzata locale, protagonista in particolare a Fuorigrotta di una recente escalation di violenza che porta con sé degrado, ambientale, sociale, educativo.
Si tratta di «un’iniziativa fondamentale per il capoluogo campano in quanto rappresenta un punto di riferimento forte per tutta la comunità nella lotta contro le organizzazioni criminali», afferma il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nel suo messaggio in occasione della presentazione della nuova realtà anti-camorra, «chiara testimonianza di come la sicurezza sia un bene della collettività da tutelare e da salvaguardare con il contributo di tutti: cittadini, mondo della scuola, associazionismo, gruppi di volontariato, parrocchie», che insieme possono «dare un segnale concreto per liberare la città dall’oppressione criminale e soprattutto garantire un futuro migliore alle nuove generazioni».
In quest’ottica «forte valore simbolico assume il conferimento della presidenza onoraria del Comitato a Nicola Barbato», sovrintendente della polizia di Stato e medaglia d’oro al valore civile, che a Fuorigrotta fu ferito gravemente da un “esattore del pizzo” il 25 settembre 2015 e per la prima volta da allora è tornato oggi nel quartiere, presenza che è «la più forte spinta a reagire, a respingere ogni forma di prevaricazione e violenza».
«A Fuorigrotta, come in altre zone della città, è in atto una recrudescenza del conflitto tra opposte fazioni camorristiche per il controllo dei traffici illeciti, che continua a far registrare dall’inizio dell’anno episodi di violenza intollerabili che pregiudicano la convivenza civile e destano allarme tra i cittadini» prosegue il ministro nel messaggio analizzando la situazione. In questo contesto, «lo Stato deve fornire una risposta complessiva e articolata intervenendo non solo sul versante della repressione ma anche su quello della prevenzione con una intensificazione dei servizi di controllo del territorio ad opera delle Forze di polizia, che insieme alla magistratura stanno svolgendo un grandissimo lavoro».
Per contrastare le organizzazioni criminali è tuttavia anche necessaria, ribadisce il ministro Lamorgese, «una sempre più stretta collaborazione tra le istituzioni e le diverse componenti della società civile», e per questo «è centrale la realizzazione di un percorso condiviso e di rete per arginare l’esclusione sociale e culturale di cui, troppo spesso, sono vittime i giovanissimi», ai quali bisogna invece offrire «modelli e valori di legalità e crescita visibili e percepiti come vincenti».
La nascita del Comitato di liberazione Area Ovest, che si pone come presidio civile dei territori al pari di altre realtà già operanti a Napoli e nell’area metropolitana, è stata preceduta da una campagna di ascolto dei bisogni del quartiere e da una serie di riunioni, per arrivare alla elaborazione di una piattaforma con dieci punti programmatici da porre all’attenzione delle istituzioni.
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