22 Novembre 2024
Attualità

Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini in Azione. Dalla Destra liberale al miscuglio liberal

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Anna Tortora

Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini passano in Azione di Carlo Calenda. Scelta di comodo, ma loro dicono di voler salvare il Paese, dopotutto ora per la Sinistra sono delle statiste.
“Non avrei pensato di fare questa scelta. Poi, con la fine del governo, l’Italia è stata esposta al rischio in una fase delicata. Non potevo star zitta. Per questo inizia un nuovo percorso con Azione”.
Mara Carfagna

“I ministri che hanno deciso di lasciare Forza Italia hanno portato avanti importanti battaglie su questioni rispetto alle quali la sinistra che oggi li accoglie la pensa in modo opposto. Cito su tutti la posizione ferma di Mariastella Gelmini contro la liberalizzazione della droga e quella di Mara Carfagna sull’utero in affitto. Sull’addio c’è poco da dire, ognuno prende la sua strada e ne risponde alla sua coscienza e agli italiani. Storicamente chi molla Forza Italia è stato punito dagli elettori che ne riconoscono l’incoerenza. I valori di Forza Italia sono quelli che decliniamo ogni giorno nella nostra attività e sono quelli dell’atlantismo, dell’europeismo e del liberalismo.”
Giorgio Mulè, Forza Italia

“”Non c’è un nome che mi stupisca tra quelli che lasciano FI; conoscendoli, ho sempre saputo che avessero cuore e testa di là.
Ciò che non mi sono mai spiegato, è come abbia fatto il Cavaliere a incensarli non capendo che, di qua, tenevano solo il culo (in taluni casi, gradevole).
Io non contesto il diritto del singolo di non riconoscersi più nel partito ed andarsene.
A me successe nel 2015, dopo essere stato uno dei 5 ideatori di Fratelli d’Italia (con Meloni, La Russa, Rampelli e Crosetto).
Non mi piacque la linea economica che stavamo assumendo (e che via via si consolidò), e me ne andai nonostante il partito avesse già cominciato a crescere (dall’ 1,9 del 2013 al 3,8 delle europee 2014, al 4,5 dei sondaggi dell’epoca).
Ma un conto è andarsene per incompatibilità di contenuti da un soggetto che cresce, senza avere alcun porto alternativo di approdo (a fine legislatura non mi candidai più con nessuno).
Altro è lasciare il partito che ti ha fatto più volte ministro senza particolari eccellenze dimostrate, per aderire il giorno dopo addirittura alla coalizione storicamente avversa per la quale sei stato/a a lungo un mostro da additare al pubblico ludibrio, cominciando a dire peste e corna del sistema che per anni ti ha creato, tutelato ed avvantaggiato.
A me, personalmente, questa cosa fa schifo. Ma è un mio stato d’animo che non pretendo sia condiviso.”
Massimo Corsaro, già parlamentare della Repubblica

Nel frattempo il solito fango dalla Sinistra a cui la Destra risponde per le rime.
“Il centro-destra trova l’accordo per le elezioni ed Enrico Letta si precipita a denunciare la subalternità di Berlusconi e Salvini alla Meloni tentando di avvelenare i pozzi. Letta guardi all’armata brancaleone che lo circonda e trovi argomenti utili per contrastarci. Paura?!”
Gabriella Giammanco, Forza Italia

“Caro Enrico Letta parlano i fatti. Pd e 5s sono i partiti italiani che in Europa hanno votato più di tutti a favore di atti pro-Putin. Le illazioni giornalistiche lasciano il tempo che trovano. Il governo Draghi di unità nazionale è caduto per colpa della sinistra.”
Antonio Tajani, Forza Italia

“Siamo saldamente ancorati ai valori delle democrazie occidentali e alleati leali della Nato.
Qualsiasi tentativo di coinvolgere la coalizione di Centrodestra in sterili polemiche sulla politica estera è assolutamente pretestuoso.
Noi con l’Italia ha sostenuto e continua a sostenere la linea dura del governo italiano contro Putin, colpevole di aver scatenato una guerra feroce che ha mietuto numerose vittime e rischia di avere drammatiche e sempre più pesanti ripercussioni economiche su scala globale.
Nessuno nel nostro campo mette in discussione questa linea, ma non sono sicuro che sia cosi’ a sinistra e tra i 5 Stelle, dove abbondavano pacifisti a senso unico e filoputiniani…”
Maurizio Lupi, Noi con l’Italia


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.