Errare è umano. Perseverare… Anche
di Luca Muratgia.
La giornata di campionato odierno vede le squadre protagoniste del mercoledì europeo in champions, anticipare al sabato in vista dei successivi importanti impegni di martedì, tutte e tre tra l’altro stentano e faticano maledettamente ottenendo comunque i tre punti volente o nolente. Il Napoli si presenta alla partita contro la bestia nera Spezia decisamente rivoltato con Spalletti che opta per un corposo turn over proprio come era accaduto nella partita interna contro il Lecce ed ora come allora, la squadra pare in evidente difficoltà. L’ambiente era convinto che Spalletti avesse fatto tesoro degli errori commessi proprio contro i salentini ma evidentemente non è stato così. Sono stati infatti riproposti giocatori palesemente fuori forma e non ancora in grado di sostenere il ritmo partita come Dombele che, nel primo tempo, ha praticamente regalato il centrocampo allo Spezia. D’altro canto, pare inevitabile che, con ritmi tanto frenetici, l’allenatore opti per l’utilizzo della rosa nella sua totale profondità. Gli stessi giocatori che mercoledì si sono esibiti nello spettacolo del Maradona, sono parsi parecchio stanchi; Anguissa, tanto per citare uno dei giocatori più emblematici, non è parso presente con la medesima lucidità di mercoledì così come Kvaratskhelia e Politano.
Analizzando però la problematica in maniera più profonda, potrebbe risultare addirittura irrilevante l’utilizzo di un giocatore piuttosto che un altro; probabilmente sono altri i problemi e riguardano la gestione di Spalletti nelle gare casalinghe contro le cosiddette piccole. Si perché se da un anno e mezzo circa si ripresentano costantemente le medesime difficoltà risulta evidente l’esistenza di un problema di natura tattica consistente nella difficoltà di creare sviluppare e concretizzare gioco allorché le squadre avversarie si chiudono non concedendo spazi. Indipendentemente dagli interpreti si fa fatica a trovare soluzioni alternative all’attacco alla profondità che, contro i “Reds”, ha generato spettacolo puro. L’aspetto positivo rispetto al passato è rappresentato dal risultato; in altri tempi i tifosi avrebbero dovuto ingoiare boccoli assai amari mentre oggi la determinazione ed il carattere sembrano rappresentare un valore aggiunto che in passato è mancato. Da ultimo pare inevitabile menzionare l’autore del gol vittoria Jack Raspadori; giunto a Napoli con il peso delle aspettative (ricordiamo circa 35 milioni il costo del cartellino), ha finora stentato e ha avuto difficoltà a trovare una collocazione stabile in campo. Ieri una partita complessa e difficile la sua, con pochissime palle giocate e troppi errori commessi anche banali; alla fine il gol vittoria, oltre ad essere stato indispensabile perla conquista di tre punti fondamentali, risulterà vitale per il suo percorso di crescita che evidentemente è ancora in itinere.
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