Italia. Antiamericanismo o appiattimento insensato agli USA?
Sono state rilevate quattro perdite di gas dopo le esplosioni delle linee del gasdotto Nord Stream 1 e 2,, lo afferma la Guardia Costiera svedese. Allo stesso tempo, il sismologo Björn Lund non esclude che possa essersi verificata una terza detonazione.
“Al Nord Stream si è trattato di un atto di sabotaggio nel corso di una guerra. Siamo sull’orlo di una Terza Guerra Mondiale, ma in Italia la cosa non interessa a nessuno. Mi ricorda un po’ la storia del virus quando si diceva che non c’era alcun pericolo …”
Paolo Becchi, filosofo
“Ma davvero vogliamo credere che Putin abbia ordinato di far saltare i suoi gasdotti? Di tutti i crimini che ha commesso, perché questo? Non era più facile chiudere i rubinetti? Il “cui prodest” indicherebbe piuttosto gli ucraini, per allargare il fosso tra Germania e Russia.”
Corradino Mineo, già senatore della Repubblica
“Il gasdotto Nord Stream che importana il gas dalla Russia direttamente in Germania e poi in tutta Europa è stato compromesso in più punti e ora si indaga su un possibile sabotaggio. Secondo i danesi e i tedeschi, infatti, è molto difficile che si tratti di danni accidentali.
Dati i fatti, non si può non ripensare alle parole del presidente americano Biden che a febbraio, poco prima dello scoppio della guerra, aveva detto chiaro e tondo che se la Russia avesse invaso l’Ucraina non sarebbe più esistito un Nord Stream 2, nonostante fosse un progetto tedesco.
Ovviamente non ci sono abbastanza elemente per dire che si tratti di una o dell’altra fazione, o ancora di chi sembra giocare da una parte ma forse non è così. I rimpalli di responsabilità sono già iniziati ma una cosa è chiara: questo è un ulteriore passo verso la guerra totale che rischia di farci rimanere al freddo tutto l’inverno!”
Raphael Raduzzi, Movimento cinque stelle
“L’Italia aveva il più forte Pci di Occidente. Dal dopoguerra l’antiamericanismo dilagava. Se negli anni 70 ti azzardavi a aprir bocca in difesa degli Usa lo facevi a tuo rischio e pericolo. Com’è che siamo diventati un Paese dove non è più possibile dire una parola critica sulla politica americana o avanzare dubbi sulla loro (devastante) politica internazionale? Com’è che la polizia del pensiero di questo fanatico atlantismo è composta soprattutto da “comunisti di ieri”, gente che sventolava la bandiera rossa al tempo dell’Urss? Perché ormai
tutti (specie i media) hanno verso gli Usa la sudditanza e il timore che avevano i comunisti verso Mosca? Com’è possibile che gli americani (e la UE) spadroneggino nella nostra politica senza che nessuno trovi la cosa inammissibile? Com’è che, anzi, elogiano la sottomissione?”
Antonio Socci, giornalista e scrittore
“Chi ha sabotato il gasdotto Nord Stream 2? Chi aveva interesse a farlo. E chi aveva interesse a farlo? Nella “guerra di propaganda”, qual è questa tra gli Stati Uniti (attraverso la Nato) e la Russia, e quali sono tutte le guerre, le versioni sono due:
1) è stata la Russia, perché in quell’area del Mar Baltico in cui sono avvenute le esplosioni circolano da sempre sottomarini russi;
2) sono stati gli Usa, perché quell’area del Mar Baltico non rientra nelle acque internazionali, ma nella “zona esclusiva” di Danimarca e Svezia (Paesi Nato), completamente controllata dall’intelligence Usa.
Restano da valutare un fatto e da interpretare delle parole.
Il fatto è che il gasdotto Nord Stream 2 è della Russia, che per realizzarlo ha speso miliardi.
Le parole da “interpretare” sono quelle di Joe Biden, del 7 febbraio scorso. «Se la Russia invade, non ci sarà più un Nord Stream 2», disse il presidente americano. Gli chiesero: come farete, visto che il progetto è sotto il controllo della Germania? «Vi garantisco che saremo in grado di farlo», fu la sua la risposta.
La vita è tutta un quiz, diceva quella canzonetta. Ma anche la guerra lo è. Solo che ci sono quiz più difficili e quiz più facili.”
Carlo Vulpio, giornalista e scrittore
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