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Vortex, la vita è un sogno dentro al sogno

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di Antonio Troiano.

“La vita è un sogno dentro al sogno”. 

Inizia con una citazione di Edgar Allan Poe, Vortex, l’ultimo film di Gaspar Noé , dal 30 settembre 2022 disponibile su MUBI.

Il film racconta la storia di una coppia di anziani, interpretati magistralmente da Dario Argento e Francoise Lebrun. I due sono senza nome. Lui è un critico cinematografico alle prese con un libro sul cinema ed i sogni, lei è una psichiatra in pensione.

Vivono in una casa piena di oggetti: libri, collane, fotografie, vestiti. È come se il passato fosse presente lì con loro. Ogni tanto ricevono la visita di Stephane, il figlio, e del piccolo nipote Kiki. Ed è in questa quotidianità che entra in scena la malattia.

Lo schermo si divide in due e racconta la rottura di qualcosa. Si apre un vortice nella vita dei protagonisti e, come dice Dario Argento in una battuta del film, si può solo finirci dentro.

È lei che avverte i primi segnali di un qualcosa che non funziona. Il marito scende in strada alla ricerca della moglie che si è persa.

Da lì in poi il film scorre lentamente verso un finale inevitabile.

Il film, che ricorda Amour di Michael Haneke, candidato come miglior film straniero nel 2013, riesce a mostrare il vortice della malattia che attira tutto a sé.

Vediamo i due anziani intenti a compiere gesti ordinari: mangiare, leggere, fare la spesa, vestirsi, lavarsi,abbracciarsi.

I gesti sono tutto quello che resta, l’ultimo tentativo di aggrapparsi alla vita.

E non si riesce a non empatizzare con i personaggi, quando lei accarezza lui o lui le stringe forte la mano, sembra di rivivere qualcosa di familiare.

È lei che in un momento di lucidità, dice al marito e al figlio: “Mi dispiace”, mostrando il senso di colpa del malato ma anche le preoccupazioni di chi gli è accanto.

Il film conquista per la semplicità e la dolcezza.

Gaspar Noé, il regista, mette da parte gli estremismi a cui ci ha abituato nei lavori precedenti come “Love” o “Irreversible” e racconta la fine di due vite con il rispetto che merita una coppia di anziani.

La morte è un finale inevitabile ma è anche una liberazione. Tutti i sogni sono corti e i sogni nei sogni sono ancora più corti.

Si cade nel vortice insieme agli oggetti, alla casa, alla città, alle persone ma prima c’è stata la vita, ci sono state le immagini.


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Antonio Troiano

Antonio Troiano nasce a Benevento il 06.10.1994. E di lì in poi si dedica voracemente alle sue passioni: il teatro, la musica, la politica, il cinema,la letteratura. Questo gli permette di sviluppare diversi punti di vista sul mondo. Nel 2015 fonda una compagnia teatrale. Mette in scena spettacoli, partecipa ad incontri, laboratori, dibattiti sul ruolo del teatro. Nel 2018 si laurea in psicologia con una tesi su Eugenio Barba e il baratto culturale. Nel 2020 è eletto consigliere comunale con delega alla cultura e allo spettacolo. Dal 2021 gestisce un proprio spazio di formazione artistica musicale e teatrale. E ha ancora tanti progetti in cantiere.