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Approvato il PUC di Striano tra conflitti, condizionamenti e vantaggi personali

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Martedì 18 ottobre 2021 si è tenuto a Striano il consiglio comunale per l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale. L’ente di piazza Municipio ha recepito alcune controdeduzioni della provincia di Napoli, dell’Asl e di Autostrade spa sullo strumento urbanistico adottato il 24 luglio 2021 dall’assise consiliare.

Consiglio comunale d’animi accesi, durante il quale un cittadino è stato espulso dall’aula perché intervenuto ritenendosi bistrattato sulla sua proprietà attraverso un vincolo fluviale ingiustificato. L’esito non è stato dei migliori: lo strumento è stato approvato con soli 5 voti della maggioranza. Si sono infatti astenute le consigliere Antonietta Boccia e Filomena Nunziata, consapevoli dello scempio in atto e dei potenziali rischi penali evidenziati dalle denunce dell’opposizione alla Procura della Repubblica. Attraverso l’astensione sono però diventate determinanti per la validità della seduta consiliare e per l’approvazione.
Per la prima volta sono stati espressi i voti dell’opposizione (Liberi di Scegliere ed Esserci), la quale ha sempre disertato l’aula al momento del voto sottolineando di non essere “complice di quanto si stesse consumando”.
Tra i rilievi penali aleggiano le ipotesi di condizionamento dei RUP e dei tecnici dell’Ufficio di Piano da parte del sindaco e della maggioranza consiliare al fine di portare vantaggi per sé, per parenti o per amici. Sono infatti stati individuati nel piano ben 2 comparti edificatori su 5 totali sui terreni di proprietà del sindaco Antonio Del Giudice, comportando un significativo incremento del loro valore. Difatti il sindaco ha dovuto abbandonare l’aula consiliare per incompatibilità, essendo soggetto a palese “conflitto di interessi”.
L’attività altrettanto preoccupante riguarda l’ampliamento spropositato della zona industriale, la cui domanda di insediamento da parte di aziende è stata valutata attraverso manifestazioni di interesse presentate senza alcun avviso pubblico (come previsto dalla norma) e definite “spontanee”. In realtà sono tutte compilate su un modulo prestampato dell’ex Agroinvest, il che fa presupporre che ci sia un’unica regia di stesura e raccolta di tali domande, una regia che non seguendo alcuna procedura ad evidenza pubblica, mina l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione e ingolfa i dati necessari alla redazione di uno strumento urbanistico quanto più vicino alla situazione reale del paese.
Serpeggia, da quanto si apprende dalle dichiarazioni del consigliere dell’opposizione Giulio Gerli (EV- Liberi di Scegliere), la possibilità che per queste dichiarazioni di interesse siano stati addirittura chiesti soldi alle imprese del territorio da parte di assessori della giunta comunale.
Insomma, questa del Piano Urbanistico di Striano sembra tutt’altro che una questione risolta e sorpassata. C’è ancora tanto da chiarire e da vedere nei prossimi mesi se non nei prossimi anni.
 Liberi di Scegliere
Consigliere comunale Giulio Gerli

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