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Un compleanno rubato ad un bimbo autistico ed una festa per insegnare l’importanza dell’inclusività. La storia del piccolo Pasquale

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Pasquale ha gli occhi vispi e dolci; un sorriso che sa accoglierti ed il desiderio di stare in mezzo agli altri. I suoi genitori lo seguono con amore e cercano di donargli scintille ed occasioni di socialità, nonostante il bambino sia affetto da sindrome da spettro autistico. Il piccolo ha otto anni e come tutti i bambini della sua età desidera condividere i momenti belli con i compagni di classe. Ecco perchè, in occasione del suo compleanno, ha scelto di festeggiare con gli amichetti che conosce fin dall’asilo. Ricorrenza peraltro successiva alla giornata internazionale della disabilità che avrebbe dovuto evidenziare quanto sia importante per ogni bambino colpito da una forma di disabilità, sentirsi amato.

Da qui è partito l’invito rivolto da Pasquale a tutti i suoi amichetti. Solo in quattro hanno dato adesione per la sua festa di compleanno, mentre gli altri compagni neppure hanno risposto alla proposta di condividere con il festeggiato un momento per lui importante. Ne consegue che i genitori di Pasquale ed il bambino stesso siano rimasti malissimo nel vedere respinta la loro proposta di festeggiare un compleanno che è inno alla vita per tutti, ma lo è ancor di più per lo stesso Pasquale. Il piccolo segue infatti da anni una terapia presso il Centro Iso Riabilitativo per l’età evolutiva di Pomigliano D’Arco e ha dovuto lavorare tanto per imparare a stare insieme agli altri. Si è avvicinato alla musica e al gioco attraverso questa dimensione, appassionandosi al clima di festa. Eppure il compleanno gli è stato rubato, perchè avrebbe desiderato viverlo pienamente ed invece non ha potuto. Sarà stata colpa del pregiudizio o di uno stigma del retro pensiero? Fatto sta che gli operatori che lo seguono ogni settimana nel suo percorso di recupero, hanno scelto di abbracciarsi intorno a Pasquale ed i suoi genitori, esprimendo tutto il disappunto di chi si impegna ogni giorno per costruire l’inclusività.

Pasquale è molto più di una diagnosi di autismo – sottolinea il Dott. Domenico Manna, direttore del Centro Iso Riabilitativo di Pomigliano – è un bambino curioso ed intelligente. Ama le bolle, i giochi con gli animatori e stare insieme agli altri, ma non è stato abbastanza. La festa è dove c’è amore e rispetto, dove la diversità è una ricchezza e non un limite, dove c’è la voglia di stare insieme. Caro Pasquale noi saremo felici di festeggiare insieme a te i tuoi 8 anni!”.

Da qui parte l’idea del Centro Iso Riabilitativo di “riparare” al dispiacere di Pasquale, accogliendo chiunque abbia voglia di realizzare fattivamente l’inclusione, e non solo di proclamarla, il giorno 17 dicembre, alle 10.30 in via Luraghi, presso il Consorzio ‘Il Sole’.

Si terrà dunque una grande festa per dare calore al piccolo Pasquale e si spera che questa volta, dopo un’ ennesima sollecitazione, i suoi coetanei scelgano di esserci e di costruire un pezzo di strada con il festeggiato verso la piena inclusività. Solo così si potrà dare fattività reale alla terapia comportamentale seguita da un bambino autistico, che osservando i suoi coetanei, impara a rispondere alle offerte dei pari, sostenendo in modo concreto l’interazione sociale che è la vera medicina per ogni difficoltà, soprattutto per chi con quest’ultima deve condividere tutta una vita.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.