Il Napoli prosegue la sosta, mai sceso in campo a San Siro. Prima meritata sconfitta in campionato
di Luca Muratgia.
Dopo due mesi di sosta, necessari per consentire di disputare lāedizione mondiale Qatar 2022, e dopo lāestenuante chiacchiericcio, tipico di quando non si gioca per un lungo periodo di tempo, sullāimpatto della citata sosta sugli equilibri del campionato, ieri finalmente ĆØ andata di scena la sedicesima giornata della Serie A. Proprio alla ripresa del campionato, un Napoli irriconoscibile, assapora il gusto amaro della sconfitta che le costa lāimbattibilitĆ in campionato che durava addirittura dallāaprile 2022 in occasione della clamorosa sconfitta contro lāEmpoli al Castellani.
Resta impressa nella memoria degli increduli sostenitori partenopei, la prestazione scialba, incolore di una compagine neanche lontanamente parente della strepitosa squadra capace, tra agosto e novembre, di incantare lāItalia e lāEuropa. Sorge spontaneaĀ la perplessitĆ circa la preparazione organizzata tra novembre e dicembre, prima in Turchia e poi a Castelvolturno, finalizzata a consentire la migliore condizione fisica alla ripresa del campionato con lāulteriore precisazione che Spalletti, in linea puramente teorica, avrebbe avuto il vantaggio di conoscere bene le dinamiche di una sosta invernale tanto lunga avendola gestita, tra lāaltro con ottimi risultati, nella sua parentesi russa.
I partenopei sono risultati molli, lenti, compassati e poco grintosi, sempre secondi sul pallone, sovrastati dallo strapotere fisico dei nero azzurri parsi piĆ¹ pronti, piĆ¹ determinati e fisicamente piĆ¹ preparati.
La partita ĆØ stata incanalata subito sui binari della fisicitĆ con lāarbitro Sozza parso troppe volte benevolo nei confronti di interventi meritevoli di una severitĆ piĆ¹ decisa. Lāavvio ĆØ tutto dei meneghini che sfiorano il gol dopo pochi minuti con una clamorosa occasione per Di Marco che, su un assist di Lukaku e da posizione defilata, non riesce a trovarare la giusta angolazione. Dopo circa dieci minuti, ancora unāaltra monumentale occasione per i neroazzurri con Darmian che, da pochi passi, spedisce il pallone incredibilmente alto sulla traversa. Dopo lo scioccante avvio, gli uomini di Spalletti riescono a ritrovare un certo equilibrio che li porta a controllare il gioco con una certa personalitĆ ma attraverso un possesso palla sterile, lento e orizzontale che, se si eccettua per una deviazione sotto misura per Anguissa che da pochi passi non riesce a trovare lo specchio della porta, risulta privato di qualsiasi forma di pericolositĆ . Alla fine del primo tempo il Napoli torna paurosamente a sbandare con nuove clamorose occasioni per lāInter prima con di Marco, fermato da una prodezza di Meret, e Lukaku che spedisce in curva da ottima posizione. Il secondo tempo si apre con il gol di Dzeko che sfrutta gli spazi in campo aperto colpevolmente lasciati dalla difesa azzurra. La rete del bosniaco ĆØ il riassunto dellāintera gara con i nero azzurri che, con tre o quattro passaggi in velocitĆ diventano pericolosissimi. Lancio di Mikitharian, cross teso e peciso di Di Marco e incornata a colpo sicuro di Dzeko che non lascia scampo allā incolpevole Meret.
La reazione del Napoli non cāĆØ, con lāInter che controlla agevolmente il possesso palla sterile e confusionario degli azzurri. Solo nel finale l Napoli tenta una parvenza di forsing con lāunica nitida palla gol che capita sui piedi del subentrato Raspadori che dallāinterno dellāarea di rigore trova uno che ha provvidenziale Onana che, dāistinto, nega la rete del pareggio.
Suscita particolare curiositĆ lāeventuale reazione dei giocatori, dellāallenatore e dellāambiente tutto, proprio perchĆ© si tratta della prima sconfitta in campionato e, pertanto, cāĆØ da confrontarsi con una condizione mentale nuova, mai sperimentata prima. Desta altresƬ non poca preoccupazione la condizione atletica della squadra soprattutto nei giocatori piĆ¹ rappresentativi e simbolo della strepitosa prima parte di stagione come Anguissa e Kvaratskhelia oltre che di Rahmani, Di Lorenzo e Politano perchĆ© se, come sembra, ĆØ questa lāattuale condizione fisica degli azzurri, protrerebbero incontrarsi imprevedibili difficoltĆ anche contro squadre meno attrezzate.
Importante adesso ĆØ restare calmi e non drammatizzare una sconfitta che, nellāeconomia di un intero campionato, a Milano, contro una squadra forte come lāInter, puĆ² tranquillamente mettersi in preventivo; determinante adesso sarĆ il ruolo dellāallenatore che dovrĆ essere bravo e capace al punto da isolare la squadra dalle inevitabili polemiche generate da questa sconfitta che ĆØ, e deve restare, solo uno spiacevole episodio.
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