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Solenni esequie Benedetto XVI in piazza San Pietro, i fedeli: santo subito

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La bara di semplice cipresso che ospita le spoglie mortali di Joseph Ratzinger, terminate le solenni esequie in piazza San Pietro presiedute da Papa Francesco, sono state portate verso le Grotte Vaticane, in quella che fu, in un primo momento, la tomba di San Giovanni Paolo II, così come esplicitamente richiesto dallo stesso Papa Emerito.

Il rito dell’inumazione, così come la messa funebre, ricalcano quasi completamente le modalità utilizzate per i papi regnanti con all’interno della bara l’apposizione delle medaglie e delle monete coniate durante il pontificato di Benedetto XVI, dei Palii che ricordano le diverse potestà vescovili e poi il cosiddetto “Rogito”, una breve descrizione della vita e del pontificato di Benedetto.

La bara di cipresso, una volta chiusa, viene sigillata con una fettuccia sulla quale vengono apposti dei sigilli della Camera apostolica e della Casa pontificia e delle celebrazioni. Poi la bara viene posta all’interno di un’altra zinco e questa, infine, in un’ultima bara di legno. A questo punto sarà posta all’interno della tomba che sarà sigillata.

La cerimonia funebre. Le campane della basilica di San Pietro suonano con i rintocchi ‘a morto’ nel momento della traslazione dalla basilica a Piazza San Pietro della bara di Benedetto XVI.
E’ un lungo e commovente applauso ad accogliere a Piazza San Pietro l’arrivo della bara di Benedetto XVI trasportata dai sediari.

Nella prima fila dei posti delle autorità, che partecipano ai funerali di Benedetto XVI, c’è, accanto al Capo dello Stato Sergio Mattarella, il premier italiano Giorgia Meloni.

Con loro il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella è arrivato a Piazza San Pietro per le solenni esequie del papa emerito Benedetto XVI.

Poco prima dei funerali del Papa Emerito Benedetto XVI, il Vaticano ha reso noto il testo del ‘rogito’ in latino che in un sigillo di metallo è stato messo dentro la bara dove riposano le spoglie di Ratzinger, insieme alle medaglie del pontificato e ai palli. Nel ‘rogito’ si sottolinea la lotta “con fermezza” di Benedetto XVI contro gli abusi sessuali.

“Lottò con fermezza contro i crimini commessi da rappresentanti del clero contro minori o persone vulnerabili, richiamando continuamente la Chiesa alla conversione, alla preghiera, alla penitenza e alla purificazione”. Questo quanto si legge nel testo del ‘Rogito per il pio transito di Sua Santità Benedetto XVI, Papa emerito’.

Il documento – un testo scritto in latino che descrive non solo il pontificato ma l’intera vita di Joseph Ratzinger – comincia così: “Nella luce di Cristo risorto dai morti, il 31 dicembre dell’anno del Signore 2022, alle 9,34 del mattino, mentre terminava l’anno ed eravamo pronti a cantare il Te Deum per i molteplici benefici concessi dal Signore, l’amato Pastore emerito della Chiesa, Benedetto XVI, è passato da questo mondo al Padre. Tutta la Chiesa insieme col Santo Padre Francesco in preghiera ha accompagnato il suo transito. Benedetto XVI è stato il 265esimo Papa. La sua memoria rimane nel cuore della Chiesa e dell’intera umanità”.


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