Regione Campania

Covid, Nappi (Lega): Napoli prima per livelli di mortalità, ma De Luca non ci aveva salvati dalla pandemia?

Condividi

“Viene a galla un’altra balla di De Luca. Secondo i dati diffusi dall’Istat, Napoli nel 2020 risulta essere la città metropolitana con più alta mortalità per Covid  (il triste primato è stato confermato anche nel 2021). Eppure il governatore da tre anni continua a ripetere di aver salvato la Campania dalla pandemia e giustifica la politica insensata delle chiusure indiscriminate imposte anche dopo la fine della fase emergenziale, con una necessità che solo lui e i componenti del suo ‘cerchio magico’ hanno rilevato. Forse perché in quel periodo i campani tornavano alle urne? Ricordiamo inoltre a De Luca, che ora si autoproclama salvatore della scuola pubblica, che è proprio grazie a lui e alle sue misure ultra restrittive se la scuola in Campania ha raggiunto i livelli preoccupanti in cui versa oggi”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]