Settore beverage: quali sono i cocktail di tendenza del 2023 e come realizzarli
Italia, Paese del cibo e del bere di qualità. Non è un caso se la nostra nazione sia ai vertici di classifiche di settore enogastronomico. Quasi sempre in prima posizione, tra l’altro. Aumentano anche gli export relativi a nostri prodotti di eccellenza, come la mozzarella campana DOP o le bollicine dello spumante. Ma tra le cose che sappiamo fare bene e che più ci copiano nel mondo ci sono anche i cocktail, protagonisti di serate e aperitivi memorabili nelle grandi città così come nei piccoli paesi di provincia. Nel 2023 quali sono quelli che berremo più volentieri? Proveremo a dare alcune informazioni riguardanti i cocktail più in voga quest’anno con alcuni consigli anche su come realizzarli a casa al meglio.
Beverage: gli italiani preferiscono le bevande alcoliche
Quando si beve, dunque, lo si fa seriamente. Almeno questo emerge da alcuni dati riportati da YouGov, che sottolineano come nell’ultimo trimestre del 2022 quasi il 70% della popolazione italiana sopra i 18 anni ha consumato almeno una volta una bevanda contenente alcol. In maggioranza si tratta di uomini, ma in percentuale quasi identica a quella delle donne. Quasi tutti appartengono alla fascia d’età 35-45 anni, con una consumazione maggiore avvenuta al nord, in particolar modo nel nord-ovest dello Stivale. A livello di preferenze svetta la birra, specie quella italiana artigianale, meno della grande distribuzione, mentre inseguono vino e bollicine. Bene anche distillati e cocktail, preferiti ai superalcolici puri. Le occasioni per bere certamente non mancano e la sera si conferma regina delle bevute, tra apericena, cena e dopocena.
Certo, gli italiani preferiscono la compagnia, specialmente quando si tratta di birra e cocktail, mentre vino e bollicine sono più per le occasioni speciali, magari di coppia. Inoltre, aumenta esponenzialmente la percentuale di persone che ritiene l’alcol un semplice piacere e non una necessità impellente. Ma a livello di cocktail, cosa si berrà per lo più nel 2023? Le tendenze seguono gli atteggiamenti e le esigenze del momento. Non è un caso, dunque, che emergono sempre più cocktail fatti con prodotti a KM 0 o derivanti da economia circolare e scarti, per evitare sprechi. Sempre più diffusi anche i cocktail già pronti, che rappresentano un modo di risparmiare tempo e denaro sia per i clienti che per i baristi stessi, specie nelle serate in cui la velocità è d’obbligo. Ma vintage e sempreverdi la faranno ancora una volta da padrona.
Quindi Cosmopolitan, Dry Martini, Americano, Gin Tonic e sua maestà tricolore lo Spritz, così famoso che in molti ne hanno richiesto addirittura l’emoticon. Infine, sui banconi compariranno bevande a basso tasso alcolico o salutari, basate per lo più sulla frutta e sull’acqua, e cocktail gastronomici, fatti con prodotti e abbinamenti assolutamente di qualità eccelsa e inaspettati. Un ingrediente su tutti? Il Vermouth.
Cocktail fai da te: come preparare quelli di tendenza correttamente a casa
Se si organizza qualcosa a casa, può essere l’occasione perfetta per mettere in atto le proprie abilità da barman fai da te. Ma per preparare un qualsiasi cocktail, specialmente quelli più diffusi, sarà necessario fare attenzione ad alcuni accorgimenti per non sbagliare. Prima di tutto bisogna dare la massima attenzione alla qualità degli ingredienti da utilizzare, specialmente gli alcolici: i distillati o i superalcolici devono essere di qualità. Per esempio se si ha in mente di realizzare una buona caipiroska o un moscow mule, è necessario assicurarsi che le materie prime non siano scadenti. Meglio optare per ingredienti di livello, senza necessariamente spendere troppo.
Si può fare riferimento, ad esempio, alle diverse tipologie di vodka in offerta su Bennet, con le quali poter comporre un drink gustoso ed equilibrato. Attenzione anche alle componenti analcoliche del cocktail, perché un’acqua tonica o una ginger beer non di livello oppure una fetta di un lime troppo maturo o secco, possono guastare il risultato finale in un batter d’occhio. Altra cosa da trattare con cura è il ghiaccio. Spesso si tende a non inserirne la quantità corretta, lesinando un po ‘per paura di coprire il sapore del cocktail. Se si riesce a crearne di trasparente e a cubetti di forma perfetta sarà un successo ancor più assicurato. Avere gli giusti strumenti è anche parte integrante della realizzazione del cocktail perfetto. Dallo shaker ai bicchieri di portata, fino al fatidico misurino, noto come jigger, fondamentale per non sbagliare le dosi.
Prima di avventurarsi in cocktail davvero degni dei più grandi barman, è meglio partire da ricette semplici, così da ottenere con l’esperienza i giusti risultati e aumentare gradualmente il livello. Riguardo la decorazione, poi, non bisogna esagerare ma utilizzare gli elementi giusti per ogni cocktail, non sbagliando specialmente la frutta, che potrebbe, sennò, causare impatti di gusto non azzeccati. Infine, è bene conoscere bene gli ingredienti e le tipologie di cocktail esistenti, che vanno da quelli dissetanti, come Tequila Sunrise e Florida, a quelli corroboranti, come l’Irish Coffee o il Porto Flip, adatti per i mesi invernali. Poi esistono gli after dinner, come il Black Russian o il Margarita, i pre dinner, come lo Bellini e Mimosa e i “tutte le ore”, come Bacardi, Spritz e quelli a base di spumante.
Tra gli ingredienti più usati annoveriamo i distillati (Rum, Tequila, Gin, Whisky e Vodka), i modificatori di sapore (acqua tonica, caffè, panna liquida, succhi, zucchero di canna e spezie varie) e altri elementi (vini, champagne, superalcolici). Solo a questo punto si è pronti per poter realizzare degli ottimi cocktail homemade.
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