22 Dicembre 2024
Attualità

La cancel culture tocca anche Agatha Christie. Il talebanesimo camuffato da progressismo

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Anna Tortora

Agatha Christie è considerata una delle scrittrici più influenti della storia. I suoi libri sono stati tradotti in centinaia di lingue e le sue storie hanno incantato e incantano il mondo intero. Tuttavia, per il politicamente corretto (idiota) alcuni termini presenti nei suoi scritti vanno sostituiti. La follia della cancel culture sta oltraggiando anche la scrittrice britannica.
Si chiude un occhio sulle volgarità e il trash che invadono la TV italiana, ma si censurano la storia e i classici. Ogni giorno, guardando la TV, vediamo scene ignobili e ascoltiamo urla di parolacce.
Per essere dei bravi cittadini, secondo i fanatici della cancel culture, bisogna partire dalla rimozione dei vocaboli “offensivi”. Questo è assurdo, irrispettoso e ridicolo oltre misura. Non è il trionfo della democrazia ma la sua fine.
“Che schifo la riscrittura dei libri per non urtare la sensibilità. L’ultima vittima Agatha Christie. W la libertà e la lingua senza censure. Mai e poi mai cedere a questo orrore.”
Tommaso Cerno, direttore de L’Identità e già parlamentare della Repubblica

La cancel culture è un male contemporaneo e chi cancella non è mai “buono”. Stiamo assistendo ad uno squallido revisionismo storico, Modificando i termini, li isolano dal loro contesto storico cambiandone il significato – oltre alla forma – che ha voluto dare l’autore. Un falso storico vero e proprio.
“Anche Agatha Christie non sfugge al nuovo corso dell’editoria: tagli, riscrittura di termini potenzialmente offensivi, adattamento al linguaggio moderno. Un’opera di vivisezione ritenuta necessaria da chi si occupa di cultura oggi. Il talebanesimo camuffato da progressismo.”
Leonardo Panetta, giornalista

Insomma, giù le mani da Agatha Christie!


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.