22 Dicembre 2024
Attualità

Lettera aperta | La nomina del Garante dei detenuti a Napoli è una vera ingiustizia

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Al Sindaco di Napoli

Alle donne e agli uomini di buona volontà.

Ai giornalisti, alle associazioni di volontariato, alle suore e ai cappellani,

La nomina del Garante dei detenuti a Napoli è  una vera ingiustizia.

Stamane il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha reso pubblica la nomina del Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale, nella persona di Don Tonino Palmese, Presidente della Fondazione Polis della Regione Campania,  nato a Napoli il 4 luglio 1957  e residente in Portici (NA).

L’istruttoria sulle candidature presentate al Comune di Napoli a seguito di Avviso pubblico per la nomina del Garante dei diritti delle persone detenute, pubblicato il 27/03/2023 e scaduto in data 11/03/2023, è stata fatta dal Dirigente del Servizio Politiche di Integrazione e Nuove Cittadinanze con riferimento all’assessore Luca Trapanese.

Tra le candidature presentate agli uffici del Comune di Napoli c’è quella di Don Franco Esposito, che ha dedicato gran parte della sua vita al mondo delle carceri e dei familiari dei detenuti.

Ecco perché la nomina fatta è una vera ingiustizia, che offende il “merito” di chi ha messo la sua vita al servizio dei più piccoli, e degli ultimi. E dei

 carcerati. e soprattutto offende il lavoro della Curia di Napoli a favore dei carcerati.

Chi è Don Franco Esposito

Don Franco è direttore dell’Ufficio per la Pastorale Carceraria, e Cappellano del carcere di Poggioreale dal 2006 al 28 marzo 2023.

Alla sua persona fanno riferimento i laici, i cappellani, le suore, i volontari, i catechisti che sono al servizio di detenuti, ex detenuti e delle loro famiglie nel territorio della Curia di Napoli.

Un lavoro fatto in silenzio nelle carceri e nella sede della Pastorale carceraria nel cuore del quartiere della Sanità, in Via  Via G. Buonomo, 39/4,  dove ha dato vita alla Casa di accoglienza per detenuti ai domiciliari, ex detenuti e detenuti in permesso Premio. Attualmente accoglie ogni mattina 50 detenuti e ospita in residenza 10 detenuti.

È stato dal 2012 al 2020 Presidente della Conferenza regionale Volontariato e Giustizia della Campania.

È Presidente dell’Associazione Liberi di Volare O.D.V

Organizza da anni, seminari, convegni e corsi di formazione per i detenuti e i volontari. Assiste concretamente il dramma delle famiglie dei detenuti in particolare con bambini.

Un esperto sul campo e con un Master universitario in Giustizia ripartiva.

Ha pubblicato libri sulla giustizia ripartiva, sulla condizione dei detenuti e sulla pratica cristiana al servizio dei carcerati.

ERO IN CARCERE E SIETE VENUTI A VISITARMI

“La stragrande maggioranza dei detenuti esce dal carcere segnata in modo negativo, mortificati nella dignità, esclusi ormai da qualsiasi possibilità di reinserimento sociale, lavorativo, culturale. Dopo il giudizio della corte dopo la condanna e la pena inizia il giudizio permanente e senza appello della società. Questa giornata oltre a voler essere un tempo di preghiera per questi nostri fratelli vuole anche essere un momento di riflessione per prendere coscienza di come le nostre comunità cristiane guardano ai detenuti e a coloro che hanno vissuto un tempo di detenzione (da non chiamare ex-detenuti).
Sarebbe bello e auspicabile che le nostre parrocchie si preparino con la riflessione e la preghiera a questa giornata, per questo abbiamo preparato un momento di preghiera da fare con la comunità, invitando, lì dove è possibile, anche le famiglie dei detenuti della parrocchia.” Don franco Esposito

Nun è giusto
pe noi nun è giusto

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