22 Novembre 2024
Sport

Si riparte da Calzona. Pareggio contro il Barca al Maradona e discorso qualificazione rimandato

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di Luca Muratgia.

Gli ottavi di finale di Champions tra il Napoli e i catalani del Barcellona hanno un clamoroso prequel che vede lā€™ennesimo ribaltone tecnico con lā€™esonero di Mazzarri e lā€™arrivo sulla panchina partenopea del tecnico della Slovacchia Calzona. Il tecnico calabrese, che tra lā€™altro ben conosce lā€™ambiente azzurro per essere stato vice prima di Sarri poi di Spalletti, ha avuto a disposizione pochissimo tempo per preparare la partita piĆ¹ importante della stagione essendo subentrato al tecnico toscano appena due giorni prima della sfida del Maradona. Il Napoli cerca dunque, ed in maniera definitiva la propria identitĆ , aspetto particolarmente delicato considerando che dallā€™inizio della stagione, e sono passati circa sette mesi, unā€™identitĆ  non ce lā€™ha mai avta. Terzo allenatore, cambi continui di modulo e di assetto tattico nel vano e disperato tentativo di trovare un equilibrio, dopo aver commesso, per stessa ammissione del presidente, una serie continua di clamorosi errori a cominciare proprio dalla scelta degli allenatori. Prima Garcia ma soprattutto Mazzarri si sono dimostrati tecnici del tutto inadeguati per guidare una squadra a certi livelli. Soprattutto la scelta di Mazzarri si ĆØ rivelata, come del resto i fatti inesorabilmente raccontano, una decisione sciagurata perchĆ© il tecnico di San Vincenzo, reduce tra lā€™altro da una serie impressionante di fallimenti e di esoneri, ha manifestato unā€™evidente incapacitĆ  nel fronteggiare una situazione giĆ  di per se delicata e proponendo unā€™idea di calcio assolutamente superata identificandosiĀ  come un allenatore il cui percorso calcistico ĆØ giĆ  compiuto eĀ  anche terminato. Non ĆØ dato al momento sapere se effettivamente Calzona risulterĆ  la scelta adeguata per tornare su livelli quantomeno accettabili ma una sterzata era indispensabile per tentare di salvare il salvabile, salvabile rappresentato dalla qualificazione ai quarti di Champions, obiettivo di vitale importanza per le casse del club anche in vista della qualificazione ai mondiali per club ormai prossimi. Anche perchĆ©, per quanto riguarda il campionato, a 9 punti dalla quarta in classifica (lAtalanta), il discorso sembra ormai irrimediabilmente compromesso. La partita disputata ieri di certo non puĆ² risultare attendibile , troppo poco il tempo a disposizione del neo tecnico per apportare le proprie idee ed imprimere il proprio marchio su una squadra dilaniata da una stagione imbarazzante. Seppur i catalani questā€™anno hanno incontrato a loro volta importanti difficoltĆ  e stanno ancora subendo lo scotto del dopo Messi, fuori dai giochi per quanto riguarda il discorso scudetto in Spagna e con il tecnico Xavi che ha giĆ  preannunciato il proprio addio a fine stagione, la situazione dei ā€œblaugranaā€ non ĆØ minimamente paragonabile al disastro in casa azzurra. Il Barcellona ĆØ comunque terzo in classifica nella Liga Spagnola ad appena tre punti dalla seconda e per chi aveva avuto lā€™impressione che il Napoli si sarebbe andato a giocare gli ottavi di Champions contro una squadretta evidentemente non ci ha avuto, e non ha, una visione chiara della realtĆ . La partita di ieri ha visto gli azzurri in notevole imbarazzo nella prima mezzā€™ora con i catalani che sembravano dominatori assoluti del campo e con Meret impegnato a salvare il risultato in piĆ¹ di una circostanza, poi il Napoli riesce a prendere le misure, riesce a riequilibrare la partita tatticamente seppur senza mai rendersi pericoloso in zona offensiva. Nel secondo tempo ĆØ comunque da apprezzare la reazione degli uomini di Calzona: dopo la rete dello svantaggio realizzata dal sempre verde Lewandowsky, cā€™era il serio rischio che la partita degenerasse per una formazione giĆ  gravemente convalescente ed invece Osimhen, alla sua prima apparizione dopo due mesi per gli impegni dovuti alla partecipazione alla Coppa dā€™Africa, pareggia la partita lasciando ancora inalterate le speranze in chiave qualificazione che, a questo punto, sarĆ  decisa nellā€™incontro di ritorno in terra spagnola. Nel frattempo Calzona avrĆ  il tempo, non troppo per la veritĆ , di imprimere i propri principi e dare al Napoli quello che in effetti manca da inizio stagione, unā€™identitĆ  .


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