Subsonica, a Milano un viaggio emozionale lungo trent’anni
(Adnkronos) – Tornano i Subsonica e sono più potenti che mai. Eccoli di nuovo in pista gli alfieri italiani dell’elettronica ‘suonata’, Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio, con la solita carica cui ci hanno abituato in questi quasi trent’anni di attività, in un tour che li porta al Forum di Assago a Milano per la seconda data dopo quella inaugurale di Mantova e che li vedrà calcare i palchi dei principali palazzetti italiani. I cinque torinesi hanno pubblicato a gennaio il loro decimo album ‘Realtà aumentata’, che racconta il presente, toccando temi attuali attraverso un universo musicale vario e sorprendente ma con lo stile eclettico che li contraddistingue dal 1996, anno della loro formazione. Uno stile fatto di bassi potenti e di ritmi ballabili, sempre con un suono incisivo e robusto, inizialmente influenzato dai linguaggi più innovativi degli anni Novanta e poi evolutosi assieme alla band, tra le prime esponenti di quella culla dell’indie italiano che è stata Torino. Per i Subsonica il live è da sempre la dimensione naturale (i nostri sono arrivati a fare anche 150 date in un anno) e sono famosi per le loro elettrizzanti performance dal vivo che fondono paesaggi sonori e melodie contagiose con un crossover di ritmi che spaziano dal Big Beat alla Jungle, alla Drum and Bass alla Disco. Una volta emersa sul palco, un’impressionante struttura hi-tech con cinque pedane mobili che si sollevano fino a raggiungere i cinque metri di altezza, la band è accolta da un'ondata di applausi e si lancia senza preamboli nel suo set che parte con l’ipnotica ‘Cani umani’, brano che apre anche l’ultimo lavoro discografico e cattura immediatamente l'attenzione del pubblico. Segue il crescendo dei nuovi ‘Mattino di luce’, la rockeggiante ‘Pugno di sabbia’ con la chitarra di Max in primo piano e ‘Africa su Marte’. “Benvenuti nella nostra realtà aumentata – dice Samuel -. Iniziare con quattro pezzi nuovi è molto coraggioso, però volevamo raccontare questo nuovo mondo. Il futuro è importantissimo ma non si arriva a nessun futuro se non si ha ben presente il passato”. Lo show entra nel vivo. La batteria di un Ninja in gran spolvero colpisce con ‘Cose che non ho’, ‘Veleno’, e la hit ‘Aurora Sogna’ con il suo ‘transumanesimo cyberpunk’. Poi la band cala gli assi con il ritmo frenetico di ‘Liberi Tutti’, una all time favorite che invita il pubblico a ballare senza freni, seguita da ‘Discolabirinto’, sicuramente uno dei pezzi più attesi della serata, assieme a ‘Nuvole rapide’ che fanno esplodere il Forum. Si tira il fiato e si fa spazio a un momento più riflessivo e romantico con ‘Missili e droni’, ‘Dentro i miei vuoti’ e ‘Giungla Nord’. “Ventidue anni fa fu la prima volta che vedemmo da dietro il palco spegnere le luci di questo palazzetto ed è uno dei ricordi più forti che portiamo dentro – spiega emozionato Boosta -. Essere ancora qui con la stessa voglia è uno dei privilegi più grandi che avessimo mai potuto sognare quando abbiamo iniziato a fare musica”. Quando parte ‘Il Cielo su Torino’ si svela una delle sorprese della serata, la collaborazione speciale con Ensi. Il rapper (al secolo Jari Ivan Vella) si alterna a Samuel anche per la successiva ‘Scoppia la bolla’ insieme a Willie Peyote, secondo ospite sul palco. Parte poi ‘Numero uno’ di Ensi seguito dalla cover di ‘Aspettando il Sole’ di Neffa, altra pietra miliare della scena indipendente italiana degli anni ‘90, cantata all’unisono dai tre e da tutti i presenti. La padronanza della scena da parte della band è immediatamente evidente mentre passa da un pezzo all’altro con la sicurezza di chi ha calcato centinaia di palchi, intrecciando perfettamente elementi di elettronica e rock. Uno dei segmenti più puramente dance è formato dal trittico ’Il Diluvio’, ‘Benzina Ogoshi’ e il dubstep di ‘Lazzaro’ mentre il set raggiunge il suo epico finale con la sanremese ‘Tutti i Miei Sbagli’, degna conclusione di questo viaggio sonoro, e ‘Strade’, che cattura l'essenza della loro produzione musicale. Samuel è sempre carismatico sul palco, supportato dall’altrettanto magnetico Boosta con le sue fluttuanti (in senso letterale e musicale) tastiere, dalle chitarre ora funk ora rock di Max Casacci, veterano e a pieno titolo uno dei padri fondatori della scena alternativa italiana e da una sezione ritmica da far invidia a chiunque per tiro e precisione composta da Ninja e Vicio. Una band di grandi musicisti e una celebrazione della diversità della scena musicale italiana che non fa solo ballare e saltare ma anche riflettere e ragionare. “Siamo ancora i fottuti Subsonica di una volta” tuona Samuel. E con ragione. E’ chiaro che i ragazzi sono perfettamente a loro agio anche al di fuori della dimensione club, su un grande palco come quello del Forum. E che si tratti di un fan di lunga data o di un nuovo arrivato nel loro sound, un concerto di Samuel e compagni è un’esperienza indimenticabile che farà venire voglia di viverla ancora e ancora. Si chiama magia della musica e in fondo è anche un po’ la magia dei Subsonica. (di Federica Mochi) —[email protected] (Web Info)
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