Attualità

Emergenza ambiente. Piantare alberi è fondamentale

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Anna Tortora

L’interesse per l’ambiente, da tempo crescente, nasce dalla preoccupazione e anche dalla paura che un ambiente alterato dall’inquinamento provoca rispetto alla nostra salute e alla salute degli altri esseri viventi.
Ciò va oltre quello che ci ha urlato Greta Thunberg.
Nessuno e dico nessuno, oggi, si è speso nel dire che ci vorrebbe più verde; e per verde si intendono alberi. Sì, gli alberi!
Le deforestazioni sono un serio pericolo che, purtroppo, non sembra affatto risolto.
E il riciclo della plastica? È poco.
Ma poi si pretende l’auto elettrica! E tornando alla Thunberg, tutte quelle manifestazioni con i cartelloni fatte dai ragazzi, ignorando come viene prodotta la carta.
Questa presa di coscienza mi sembra, quindi, un momento fondamentale per proporre una serie di tematiche. Prima fra tutte: piantare alberi. Più piante e alberi!
Riflettiamo su un dato tecnico. L’anidride carbonica presente nell’aria è il composto che sotto certi aspetti determina il passaggio dalla vita alla morte e dalla morte alla vita.
Tutte le sostanze organiche finiscono col ridursi ad anidride carbonica che, mediante il processo di sintesi clorofilliana, entra a far parte di nuovo di sostanza vivente. Quindi, l’anidride carbonica è la sostanza che dà il segno dell’equilibrio tra la vita e la morte. Questo equilibrio, rimasto inalterato per intere ere geologiche, è stato sconvolto.
Credo che dobbiamo renderci conto della drammaticità della condizione del nostro pianeta. Qualche anno fa alcuni studiosi parlarono di un pianeta in “coma”.
E non saranno certo le auto elettriche a frenare questo degrado.
Si è parlato per anni di qualificazione ambientale, e si sono fatti interventi che sono andati contro l’ambiente.
Per fortuna, poi, qualcosa è cambiato. Le Nazioni Unite hanno messo al.primo posto la diffusione delle fonti di energie rinnovabili in modo che sostituiscano gradualmente i combustibili fossili. Giustissimo. Ma io dico che in primis non bisogna abbattere gli alberi.
Ricordiamoci di non sprecare acqua, di spegnere le luci quando non servono (in particolare nelle scuole e negli uffici pubblici, di mattina con il sole si può stare senza luci accese)…
Il risparmio energetico si costruisce cambiando le errate abitudini quotidiane.
Ripeto, più verde significa anche città green. Ad esempio, a New York, nel borough di Brooklyn, c’è il più grande tetto verde del mondo: è vasto oltre 100.000 metri quadrati.
Più verde deve essere la meta e credo che tutti, se vogliamo guardare al nostro pianeta come la più ricca fonte di vita, dovremmo lavorare con tenacia e passione.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.