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Rafah, espansione operazioni militari: Israele ordina di evacuare. Qatar: “Riprendano i colloqui”

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(Adnkronos) – L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti dei quartieri centrali di Rafah di evacuare, segnalando un'importante espansione delle operazioni militari nella città e minacciando lo sfollamento di altre centinaia di migliaia di persone. Lo scrive il Guardian, aggiungendo che le nuove istruzioni ai residenti suggeriscono che un’offensiva imminente porterà l’Idf nel centro della città, minacciando la distruzione e lo sfollamento di molte altre persone. L'esercito ha comunicato ai residenti dei quartieri designati della zona orientale della città di al-Jnaina, Khirbet al-Adas e al-Adari, e del campo di Shaboura di abbandonarli urgentemente. In un post su X, il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano Avichay Adraee ha detto ai residenti di “dirigersi immediatamente verso l'area umanitaria ampliata di al-Mawasi”. Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, ha respinto le pressioni degli Stati Uniti per fermare l'attacco a Rafah, affermando che Hamas ha basato lì la maggior parte dei suoi massimi leader e delle forze rimanenti. Se uno degli obiettivi dell'attacco su Rafah era il leader di Hamas Yahya Sinwar, fonti anonime a conoscenza della questione, riferiscono al Times of Israel che Sinwar non si nasconde a Rafah. Le fonti del quotidiano israeliano non hanno detto dove si trovi attualmente Sinwar, ma hanno citato recenti valutazioni dell'intelligence che collocano il leader di Hamas in tunnel sotterranei nell'area di Khan Younis, circa cinque miglia a nord di Rafah. Una terza fonte ha affermato che Sinwar è a Gaza.  Israele ha fatto dell’eliminazione di Sinwar un elemento chiave del suo obiettivo di distruggere Hamas. A febbraio, l'Idf ha diffuso un filmato che presumibilmente ritraeva Sinwar mentre camminava in un tunnel, in quelle che sono considerate le sue prime immagini dall'attacco del 7 ottobre, di cui il leader di Hamas è accusato di aver organizzato e che ha innescato la guerra in corso a Gaza.  Secondo l'analisi dell’Institute for the Study of War (Isw) e del Critical Threats Project (Ctp), due think tank con sede negli Stati Uniti, Israele non riuscirà a distruggere Hamas. Ieri le forze israeliane sono state attaccate almeno 17 volte da gruppi armati palestinesi nel quartiere Zeitoun di Gaza City, suggerendo che "Hamas è stato in grado di preservare o ricostituire le capacità militari" nonostante le continue operazioni israeliane nell'area, rilevano in una valutazione congiunta precisando che i combattenti di Hamas hanno usato fucili di precisione, mortai e granate con propulsione a razzo nei 17 attacchi mentre le forze israeliane tentavano di liberare Zeitoun per la terza volta. “Questo alto tasso di attacchi non è coerente con una forza militare distrutta”, afferma il rapporto Isw/Ctp, aggiungendo che “le milizie palestinesi mantengono la volontà e i mezzi per continuare a disturbare e difendersi dai raid israeliani, come evidenziato dal tasso di attacchi delle milizie palestinesi durante questo raid”. Gli osservatori della guerra hanno affermato che “la resilienza di Hamas e di altri gruppi di milizie palestinesi” indica fortemente che l’operazione militare israeliana “a Rafah non distruggerà Hamas, gruppo che è sopravvissuto come entità militare nel resto della Striscia, compreso tutto il nord”. Intanto l’Idf tra ieri sera e stamattina ha lanciato un’ondata di attacchi in tutta la Striscia di Gaza. Gli attacchi sono stati effettuati con particolare attenzione alla città di Gaza, alla regione centrale della Striscia e a Rafah.  Almeno 20 palestinesi sono stati uccisi in attacchi notturni nella zona centrale di Gaza, riporta al Jazeera, aggiungendo che le vittime sono state portate all'ospedale di al-Aqsa e che tra di esse ci sono almeno cinque minorenni. Secondo l'agenzia di stampa palestinese, gli aerei da combattimento israeliani hanno colpito diverse aree della Striscia di Gaza centrale, provocando la morte di almeno 24 persone. La Francia ha chiesto a Israele di porre fine all’operazione Rafah, di aprire il confine e di tornare ai colloqui per il cessate il fuoco. In un post su X, il ministero degli Esteri francese ha affermato di deplorare l’attacco israeliano nella città meridionale della Striscia lanciato martedì e ha descritto l’operazione militare come una minaccia di “causare una situazione catastrofica per la popolazione civile di Gaza”. Il ministero ha affermato che i civili a Gaza non hanno “nessuna zona sicura” e ha invitato Israele a fermare l’offensiva militare contro Rafah e a tornare ai negoziati, “l’unica via possibile per portare al rilascio immediato degli ostaggi e ottenere un cessate il fuoco duraturo”. La Francia ha anche invitato Israele a riaprire i valichi di frontiera di Rafah tra Gaza e l’Egitto, in modo che gli aiuti umanitari possano entrare nel territorio palestinese, e ha denunciato gli attacchi dei coloni israeliani alle spedizioni di aiuti destinati a Gaza, aggiungendo che le autorità israeliane dovrebbero porre fine alla “violenza dei coloni”. I diplomatici del Qatar stanno lavorando per riprendere i colloqui su una possibile tregua e un accordo sugli ostaggi entro pochi giorni a Doha. Lo riferisce il quotidiano londinese New Arab, citando fonti egiziane e occidentali, che hanno riferito che il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani ha invitato il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e il direttore della Cia William Burns a rilanciare i colloqui, ma non è chiaro se parteciperanno. —internazionale/[email protected] (Web Info)


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