27 Dicembre 2024
PoliticaPolitica Interna

Salario minimo, Tajani, “Contrattazione collettiva può far avere uno stipendio più ricco”

Condividi

(Adnkronos) – "Credo che sia un errore puntare sul salario minimo così come dice qualcuno, perché anche la normativa comunitaria dice che il salario minimo in Europa serve dove c'è meno dell'80% di contrattazione collettiva, e in Italia c'è più dell'80%, siamo circa al 90%. Noi dobbiamo continuare a far sì che possa continuare la contrattazione collettiva. Se ci sono dei contratti pirata, devono essere adeguati alla contrattazione collettiva". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, intervendo alla 15esima edizione del Festival del Lavoro, promosso dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro alla Fortezza da Basso a Firenze.  "La contrazione collettiva può far avere uno stipendio più ricco – ha aggiunto Tajani – perché lo stipendio minimo fissato per legge non ha tutti i benefici che può avere un contratto collettivo. Poi bisogna detassare i premi di produzione: abbiamo impedito che aumentassero la tassazione dal 5% al 10%, e bisogna a mio giudizio detassare anche straordinari e festivi perché possano aumentare i consumi". "Bisogna cambiare -continua- la politica industriale dell'Unione europea che, improntata alla lotta al cambiamento climatico, deve essere pragmatica e non ideologica", poi "serve perfezionare il patto di stabilità" e "io credo che la Bce debba anche ridurre il costo del denaro" perché "l'aumento del blocco del denaro blocca tutti gli investimenti delle imprese".  "Penso -sottolinea- che la Bce debba finalmente ricominciare a ridurre il costo del denaro, dopo tanto tempo di aumento e poi di immutabilità della decisione: questo non favorisce le imprese. Vi rendete conto meglio di me chiaramente che l'aumento del costo del denaro blocca tutte le iniziative innovative e gli investimenti delle imprese, perché è più faticoso andare a prendere denaro dalle banche".  "La politica industriale europea deve essere una politica industriale certamente orientata alla lotta contro il cambiamento climatico, ma una lotta da condurre con una visione pragmatica e non ideologica. Troppi errori sono stati commessi, errori che hanno danneggiato le imprese, sia industriali che agricola. Il patto di stabilità nuovo è meglio di quello vecchio. Potrebbe essere perfezionato: per questo noi ci siamo astenuti al Parlamento Europeo, poi il Governo lo ha approvato, ma c'è qualche cosa anche qui da fare meglio".  —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]