Israele – Palestina, quale soluzione dell’ONU?

Irlanda, Norvegia e Spagna hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina, e a loro si aggiungerà presto anche la Slovenia.
Decisione che l’ONU ha preso in considerazione dato che Il suo scopo principale, fin dalla sua nascita, è promuovere la pace nel mondo e risolvere le contese tra gli Stati con il dialogo e la diplomazia.
“Alcuni Stati europei riconoscono lo “Stato di Palestina”. L’ONU vuole ammettere nell’Organizzazione la “Palestina” come membro a pieno titolo. Ma che qual è lo Stato di Palestina? Quale il suo territorio, i suoi confini, i suoi abitanti, il suo potere statuale e su chi viene esercitato? Nessuno lo sa esattamente, perché non esiste ancora lo Stato di Palestina e non può esistere in assenza di un riconoscimento reciproco tra Israele e Stati Arabi (compreso Hamas). Altirmenti la presenza dell’uno comporterebbe automaticamente l’esclusione dell’altro. L’Onu vorrebbe forse espellere Israele? Che senso ha riconoscere uno Stato che non esiste? Ma, si dice, questa è solo un’iniziativa politica per spingere Israele a più miti consigli. E se fosse invece vero il contrario? Solo cioè benzina sul fuoco in favore di Hamas, che promuove appunto uno Stato palestinese islamico e senza ebrei ? Non è certo così che si attenuano le tensioni mediorientali! Mi auguro che gli Stati Uniti blocchino al Consiglio di Sicurezza l’ammissione della Palestina e che gli altri Stati europei non vogliano seguire l’infelice iniziativa di Spagna, Norvegia e Irlanda. Prima la soluzione della crisi, il riconoscimento reciproco, l’accettazione del principio dei due popoli e due Stati, poi vengano il riconoscimento internazionale e l’ammissione all’ONU. Farlo prima complica maledettamente la situazione non aiuta certo alla soluzione della crisi.”
Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia
Guerra e ingiustizia causano gravi difficoltà e sofferenze a milioni di persone. Tutto questo deve cambiare perché non ci può essere pace senza soluzioni efficaci.