22 Novembre 2024
Attualità

Landazabal (Gsk): “Da 50 anni impegnati nelle patologie respiratorie”

Condividi

(Adnkronos) – "In Gsk abbiamo una storia unica per le patologie respiratorie, una storia che ha avuto inizio nel 1974 con lo sviluppo della prima terapia per gestire la sintomatologia asmatica. E siamo qui oggi, 50 anni dopo, con nuovi farmaci che ci permettono in questo momento di pensare alla remissione completa della malattia. Inoltre, contribuiamo alla prevenzione primaria con vaccini nuovi che permettono al paziente di controllare la malattia e di prevenire comorbidità, come per il virus sinciziale o il fuoco di Sant'Antonio". A dirlo all'Adnkronos Salute è Fabio Landazabal, presidente e Ad Gsk Italia, durante un convegno promosso da Gsk – oggi e domani a Roma (Auditorium della Tecnica) – con oltre 200 pneumologi italiani, riuniti per fare il punto sulle nuove terapie a disposizione per le patologie respiratorie. "In questi 50 anni – ricorda Landazabal – la conoscenza delle patologie respiratorie è andata verso un'evoluzione seguita sempre dalla nostra capacità di mettere a disposizione del paziente le soluzioni più avanzate. 'Ad ognuno il suo respiro' è stato il nostro claim per sottolineare che ogni malato è unico e proprio per questo ha bisogno di una terapia personalizzata e di attenzione. Cinquant'anni al servizio dei pazienti con patologie estremamente invalidanti come asma e Bpco, fornendo le migliori soluzioni".  Gsk, sottolinea il presidente e Ad, "continua il suo impegno nell'aumentare la consapevolezza sull'importanza dell'immunizzazione degli adulti, dei fragili e dei cronici. La prevenzione vaccinale in età adulta è un chiaro esempio dei risultati che possiamo raggiungere: se la rendessimo diffusa in età adulta come in quella pediatrica ed adolescenziale, otterremmo la protezione da malattie come influenza, polmonite pneumococcica, Herpes zoster e virus respiratorio sinciziale (Rsv)". E visto che gli over 65 italiani rappresentano oggi il 23% (oltre 4 punti percentuali in più rispetto alla media Ue) della popolazione totale, e nel 2050 si prevede che saliranno fino al 35%, la "vera sfida è sviluppare vaccini effettivi per la popolazione adulta", continua Landazabal.  Con l'età cresce anche la fragilità, anzi – rimarca – cresce più velocemente, soprattutto tra i cronici che hanno bisogno di proteggersi da ulteriori malattie. E questo oggi è possibile anche attraverso le vaccinazioni. Tra il 2011 e il 2021, gli italiani sopra i 50 anni con fragilità lieve, moderata o severa sono infatti passati dal 26% al 40%. E' per questo che dico che è importante guardare sempre di più alla prevenzione. Ecco perché abbiamo messo a punto vaccini contro il fuoco di Sant'Antonio, l'Rsv e lo pneumococco. Tutta la popolazione sopra i 50 anni può usufruire di un vaccino indicato per il suo stile di vita o per la sua situazione di salute". —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]