Guardia, servizi essenziali negati e nessuna comunicazione: l’opposizione invita a reagire
Dalla chiusura dell’Ufficio Postale alla perdita del mercato settimanale, mentre i cittadini brancolano nel buio: “Non si confonda la pazienza con l’omertà!”
Se settembre è il mese in cui si tirano le somme, il gruppo consiliare Guardia sei tu stende un pessimo bilancio sulla gestione della Cosa Pubblica da parte dell’Amministrazione Comunale di Guardia Sanframondi. Un silenzio assordante, quello che si sente dalla Casa Comunale, e intanto i cittadini brancolano nel buio. Diritti essenziali, primari, che vengono negati e da parte di chi amministra il totale silenzio, il nulla. Nessun avviso, nessuna comunicazione, nessun chiarimento. Niente che possa avvicinarsi a un sano concetto di democrazia.
L’Ufficio Postale, ad esempio, resterà chiuso per mesi e i servizi verranno dirottati all’Ufficio di Cerreto. “È dovere dell’Amministrazione Comunale richiedere e pretendere almeno la presenza di un camper di servizio per le operazioni indispensabili” – commenta il gruppo di opposizione.
Il tema Scuola a Guardia scotta, eccome: si rischia la chiusura, si perdono classi, si perde l’autonomia. È quanto accaduto all’(ex) Istituto Comprensivo “Abele De Blasio”, assorbito dall’Istituto Comprensivo di Cerreto Sannita “Andrea Mazzarella”. Neanche in questo gli amministratori hanno mai proferito parola.
E ancora, l’erogazione dell’acqua potabile chiusa per giorni, senza avvertire o con avvisi tardivi, la chiusura del mercato domenicale, fino a qualche settimana fa occasione di ritrovo e affollamento da parte di guardiesi, laurentini, sanlupesi.
Il servizio internet è stato sospeso per otto lunghi giorni, e gli uffici sono stati impossibilitati a lavorare, né alcuna iniziativa intrapresa per un rapido ripristino.
“Da parte di chi amministra, un silenzio assordante, non una parola, il nulla! – insistono i consiglieri di Guardia sei tu – Come già più volte denunciato, mai un euro percepito dai Fondi PNRR. Mediamente, i comuni viciniori hanno ottenuto dai 10 ai 30 milioni di euro negli ultimi due anni, per realizzare opere pubbliche quali strade, fogne, rete idrica, marciapiedi. Anzi, si legge dalla delibera comunale nr 299/2024, che i nostri bravi e attenti amministratori, per completare Casa Nonno, hanno acceso un prestito a spese del bilancio comunale: cosa vuol dire? Le tasse dei cittadini hanno finanziato una spesa di € 359mila, oltre a interessi da rimborsare alla banca con rata annuale”.
Concludono: “La pazienza ha un limite, è arrivato il momento di reagire. Non si confonda la pazienza con l’omertà, una cosa troppo brutta che non appartiene a questa comunità!”
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