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‘Il ruolo della donna nel mondo’, con l’associazione Celafarai successo per il ricco confronto tra professioniste e mamme napoletane

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Una tavola rotonda come occasione per aprirsi, raccontarsi e trarre spunto l’una dall’altra per la crescita umana e professionale di ciascuna. Il convegno promosso sabato 25 ottobre presso il cinema America Hall di Napoli, ha visto oltre 200 donne riunirsi in un gineceo partenopeo, carico di interscambio energetico.

Il titolo ‘Il ruolo della donna nel mondo’, è stato sintesi e pretesto per esaminare tutte le case che abitano il femminile, tra punti di forza, dubbi e perplessità. Lo ha progettato la presidente dell‘Associazione Celafarai, Olga Kovaleva, che da un paio di anni ha dato vita all’appuntamento settimanale di ‘Colazione tra donne‘, spazio aperto a tutte coloro che desiderano rinascere, aprirsi ed entrare in una rete di empowerment femminile che tra incontri con psicologhe ed imprenditrici, dona nuova visione ed opportunità alla vita in rosa.

L’idea di Olga, che dalla Russia è arrivata a Napoli ricostruendosi ella stessa più volte, era quella di poter dare una mano alle altre donne, affinchè non si sentissero mai sole nei momenti cruciali della propria esistenza, in cui si esigeva una svolta.

D’altronde ha provato ella stessa cosa volesse dire trovare la forza per ricominciare, adattarsi, senza rinunciare alla propria dignità, e per questo, sempre col sorriso, ha scelto di dare vita ad un progetto che è vero respiro per il mondo femminile, abituato troppo ad ascoltare e poco a raccontarsi, facendo pesare davvero la propria voce, le proprie esigenze, ed in particolare i propri sogni.

Così il convegno ‘Il ruolo della donna nel mondo’, è diventato appuntamento agognato e realizzato per raccontare quanto in due anni l’associazione Celafarai ha realizzato, predisponendosi ad aprirsi ad ulteriori donne, e perchè no, all’Italia intera, in cui Olga spera di traghettare la sua lodevole iniziativa.

Sul palco dell’America Hall, Kovaleva ha riunito rappresentati delle istituzioni, dei diritti umani, del mondo imprenditoriale, oltre che del lavoro, dando ampia voce anche alla maternità, comune denominatore di ciascuna ospite che dal palco, con figli o senza, ha dimostrato come la donna sia madre e creatrice del mondo, per vocazione.

 

Ciò non significa dover rinunciare al diritto di essere persona, manifestando pensieri, sentimenti e desideri. Sul palco del convegno si sono umanamente raccontate il sottosegretario di Stato Pina Castiello, che ha fotografato la complessità del ruolo della donna, di cui si sta facendo carico il governo per assicurare tutela al femminile, debellando la piaga della violenza perpetrata ai suoi danni, solo per egoismo. Ha rassicurato le donne presenti in sala, sul dialogo aperto tra istituzioni e cittadine, in cui le donne devono credere, per avere spalle forti in un meccanismo costruttore che le accompagni nella vita di ogni giorno.

L’intervento del sottosegretario ha fatto da apripista ad un dibattito aperto ed interessante con le altre ospiti e relatrici del convegno: Pina Montefusco, dirigente sindacale, la cui carriera l’ha portata fin da subito a dover difendere colleghe ed amiche da mobbing psicologico o da molestie sul mondo del lavoro, fino a scegliere di diventare attivista per i diritti umani; Annalisa Cerbone, esperta di politiche del lavoro, abituata ogni giorno a prendere in carico le richieste delle donne che da giovani o in età matura, desiderano realizzarsi nel mondo occupazionale per emanciparsi; Marina Tripodi, logopedista, past president Sifel, specialista in vocologia, oltre che socio onorario del gruppo italiano Vocologi artistici, che ha aperto lo spazio in Italia alla professione di vocal coach, non senza fatica. Il racconto dell’esperienza della dottoressa, è stato spiraglio per narrare le difficoltà che bravura ed avvenenza, possono creare nel percorso di una donna, alimentando spesso il pregiudizio nei confronti del ruolo femminile in ambito professionale. La dottoressa ha anche spiegato come dal tono di voce di una donna si riesca a comprendere il colore della sua anima, esortando ciascuna ad imparare a dare spazio al proprio respiro per esprimersi, raccontandosi pienamente. Stefania Lago, esperta di microblading, ha rappresentato il ruolo di tutte le mamme, raccontando la sua scelta di essere madre di 5 figlie, avute in età diverse del suo percorso, senza rinunciare alla possibilità di reinventarsi come donna e madre in carriera. Con lei si è esplorato il concetto di cura e gentilezza, che rende le madri vero esempio e colonna di un percorso che educa anche il maschile al rispetto del femminile.

Il ricco parterre di relatrici e partecipanti, ha goduto dell’appoggio di altre donne che hanno disegnato il proprio futuro, partendo dalla forte motivazione dei propri sogni: la Dott.ssa Valeria Luongo, Presidente Confdistribuzione Caserta può andar bene; Dora Coppola, titolare del Centro polispecialistico Polimed; Micaela Del Preite, pasticciera, cake designer e titolare della home bakery ‘Un fiocco di zucchero’.

Inseguendo il claim ‘Il successo è una scelta. Ogni donna può costruire una storia di successo’, Colazione tra donne ha riproposto l’ antico schema classico del gineceo femminile, che rigetta il senso di emarginazione, ritagliandosi uno spazio proprio in cui i sei anelli di congiunzione che lo rappresentavano, divenissero sprone per non genderizzare il femminile, aprendosi alla unicità dell’estabilishment culturale che lo caratterizza nella gestione del tempo: dettaglio, morbidezza, contorni, protezione, sfumatura culturale e protezione essenziale, utili da esplorare alla scoperta della propria unicità che conduce al passaggio che ogni donna compie dalla propria casa all’universo per esprimersi.

Il senso di completezza e coesione che Olga Kovaleva ha inteso costruire con il suo convegno, si è cristallizzato in modo vivo, nell’esercizio pratico che ha proposto ad ogni partecipante, nell’invitarla a mettere insieme uno spezzone di frase motivazionale, da completare con il biglietto posseduto da un’altra convenuta all’evento, così da facilitare l’incontro e l’interscambio tra persone tra loro sconosciute, predisponendole al concetto di rete in cui il mondo delle donne deve camminare per trarre forza ed ispirazione.

L’appuntamento culturale e divulgativo è stato seme gettato per raccogliere le aspettative e proposte di tante professioniste o aspiranti tali, desiderose di costruire insieme una nuova storia.

 

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.