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Campania, centrodestra: presentata mozione sfiducia nei confronti di De Luca

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“Le pesanti critiche dei dirigenti del Pd – regionali e nazionali -, attraverso le quali si esprime la totale contrarietà del partito all’attuale Governo della Campania, e alla candidatura del presidente De Luca alle prossime elezioni regionali, rende necessaria una verifica in Aula per comprendere se il presidente della Giunta goda ancora della fiducia della maggioranza per poter continuare a governare. Per questo motivo, abbiamo presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Campania”. Così in una nota congiunta i consiglieri di centrodestra, e la consigliera Maria Muscarà (Gruppo Misto), firmatari della mozione di sfiducia.

Mozione di sfiducia

ai sensi dell’art. 52 dello Statuto regionale, nei confronti del Presidente della Giunta regionale.

 Premesso che

la stampa riporta ormai quotidianamente dichiarazioni e interviste da parte  dei dirigenti apicali, regionali e nazionali, del PD che esprimono forte contrarietà all’attuale governo regionale “per i suoi modi di gestione della cosa pubblica inaccettabili” (On. Misiani, Commissario regionale del Pd), descritti come un “meccanismo ancora troppo malato” (On. Sarracino, Responsabile nazionale Mezzogiorno del Pd), sino ad arrivare a definire la situazione come di “sospensione della vita democratica” (On. Ruotolo, responsabile nazionale informazione del Pd) in quanto la gestione dell’Amministrazione regionale da parte del Presidente della Giunta rappresenterebbe addirittura un “sistema di potere”;

Evidenziato che

tali critiche sono state accompagnate da dichiarazioni, altrettanto inequivocabili, con le quali è stata definita “chiusa la stagione deluchiana”, ribadendo con forza la netta e totale contrarietà all’ipotesi che il Presidente De Luca possa essere candidato dal suo partito e dall’attuale maggioranza regionale, di cui hanno espressamente rivendicato la guida in ragione del risultato elettorale per un terzo mandato;

al riguardo parrebbe essere stato posto persino formale divieto ai Consiglieri regionali del PD alla loro ricandidatura per tale partito in caso di un loro voto in Aula favorevole ad un’eventuale riforma elettorale che consentisse un’ulteriore candidatura da parte dell’attuale Presidente della Giunta regionale;

Considerato che

le affermazioni dei dirigenti del PD non possono essere interpretate diversamente da un vero e proprio atto di sfiducia, all’attualità, nei riguardi di De Luca e dei suoi metodi di governo;

Precisato che

la posizione politica pubblicamente e formalmente assunta addirittura dalla dirigenza anche nazionale del partito di appartenenza del Presidente della Giunta regionale e pilastro della sua maggioranza si pone perciò, e già nell’immediato, in insanabile contrasto non soltanto con le prossime scelte elettorali, ma, per quanto qui viene direttamente in evidenza, con la prosecuzione stessa dell’attuale esperienza di governo regionale;

infatti, le considerazioni espresse dal Pd non si limitano a indicare, per le future scelte, mere ragioni di rinnovamento, ma tali prospettive vengono fondate direttamente ed esclusivamente su di un giudizio di disvalore e critica profonda rispetto  alle metodologie che caratterizzano la gestione dell’attuale Presidente della Regione, tanto che la determinazione del cambiamento viene esplicitamente collegata in un rapporto diretto tra causa ad effetto rispetto alle attuali modalità di governo;

Atteso che

tutto ciò, oltre a determinare sconcerto e preoccupazione nella stessa opinione pubblica, rende ineludibile verificare nell’Aula consiliare – unico luogo deputato a determinare tale circostanza, al di là delle dichiarazioni giornalistiche – se il Presidente della Regione ancora goda della fiducia della maggioranza dei Consiglieri regionali per poter continuare a governare;

Tutto ciò premesso

i sottoscritti Consiglieri Regionali, alla luce della gravità dei fatti suesposti, i quali richiedono una verifica urgente, propongono, ai sensi dell’art. 52 dello Statuto Regionale, la presente mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Regione e chiedono che la stessa sia sottoposta alla votazione dell’Assemblea Consiliare nei termini e tempi dettati dallo Statuto, sottolineando – al di là della stessa tempistica statutaria – che la stessa sia immediatamente portata all’attenzione dell’Assemblea.

 


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