16 Novembre 2024
Attualità

Vittoria di Trump I cittadini americani hanno rigettato la noiosa propaganda woke

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Anna Tortora

Nel nostro mondo, oggi, predomina la povertà post-materialistica. Una povertà caratterizzata da una qualità della vita strana,senza veri interessi, la cui causa non è certo nella mancanza di risorse, bensì in una realtà complessa che ci è sfuggita di mano. La società di 70 anni fa, ad esempio, era semplice con pochi “soggetti”. Nel corso degli anni si sono moltiplicati i soggetti politici, economici, sociali.
La società ha subito contraccolpo. E in un tutto questo caos c’è confusione mediatica. Basta guardare come veniva dipinto Biden fino a giugno scorso. Addirittura, soprattutto la sinistra italiana affermava che fosse lucidissimo.
Davanti alla propaganda dei democratici, fatta di soliti slogan woke, i cittadini americani hanno avuto una reazione di rigetto che si è estrinsecata nel ristabilire un certo ordine: hanno votato Donald Trump
“Avevano dipinto Trump come elemento scorretto sul piano personale e poco affidabile su quello istituzionale. Biden, invece, veniva presentato come un vecchio gentiluomo, assolutamente rispettoso delle regole istituzionali. Ora viene fuori che Biden vuole far pervenire all’Ucraina, prima della fine del suo mandato, 500 missili, un numero imprecisato di mercenari e armi varie. Se così fosse, sarebbe lui a violare la prassi istituzionale americana. Nella lunga (forse troppo) fase di passaggio delle consegne tra Presidente uscente e quello entrante (dal 5 novembre al 20 gennaio), è infatti consuetudine consolidata che il governo in carica si limiti alla gestione degli affari correnti. Qualora peraltro ci fossero decisioni urgenti e importanti, non rinviabili, da adottare, queste andrebbero prese di comune accordo tra i due presidenti. E invece Biden cosa fa? Prende ( o vorrebbe prendere) una decisione molto importante, contraria al sentire della maggioranza della popolazione che ha appena eletto un presidente favorevole alla de-escalation e alla pace. Decisione in ogni caso inutile (anche con 500 missili Zelensky non potrà invertire il corso della guerra), dannosa, in quanto suscettibile di provocare ulteriori, immani lutti e distruzioni , irresponsabile (potrebbe complicare la politica pacificatrice di Trump) e finalmente controproducente per i bellicisti, perché Trump avrebbe una ragione in più per voler mettere fine alla guerra quanto prima. Ora, secondo voi, chi è il presidente scorretto, Biden o Trump?”
Domenico Vecchioni, storico e già ambasciatore d’Italia


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.