ONU in stallo ed Europa allo sbaraglio

Le attività dell’ONU sono coordinate da vari organi e istituzioni, attraverso i quali gli Stati membri prendono le decisioni più importanti.
Ma sembra che oggi sia sistematicamente in stallo, così spiega Domenico Vecchioni, storico e ambasciatore d’Italia
“Ricordate l’ONU, l’Organizzazione delle Nazione Unite? Il suo compito principale è quello di “mantenere la pace e la sicurezza internazionale”. Bene. Ma l’avete mai vista fare qualcosa per impedire il conflitto russo-ucraino o, una volta scoppiato, cercare una qualche soluzione diplomatica per appianarlo? Desaparecida! Una volta l’ONU era protagonista di grandi mediazioni internazionali e il suo Segretario Generale godeva di tale prestigio politico da potersi confrontare su un piede di parità con i grandi della terra. Oggi la gente non sa nemmeno chi sia il Segretario generale dell’ONU, ridotto a una gigantesca ONG mondiale impegnata – almeno fa questo di utile!- in operazioni umanitarie. Avete visto forse Antonio Guterres (così si chiama il SG dell’ONU) fare la navette tra Mosca, Kiev, Washington alla ricerca di un cessate il fuoco? A che cosa serve quella gigantesca e particolarmente inefficiente burocrazia che si annida nel palazzo di vetro di New York ? Certamente non a”mantenere la pace e la sicurezza internazionale, la sua “raison d’etre”? Le cause di questo continuo decadimento? Non basterebbe un libro per dirlo. Ma certo ha a che fare con la perdita della “terzietà”, con un terzomondismo eccessivo e velleitario, un politicamente corretto portato all’eccesso, una progressiva politicizzazione dell’ Organizzazione (basti pensare che l’ONU a Gaza appoggia Hamas), Segretari Generali inconsistenti ecc. Triste anniversario per i suoi 80 anni!”
E l’asse anglo -franco-tedesca non è da meno.
Sempre Vecchioni: “Certo che l’ammucchiata anglo-franco-tedesca sta facendo di tutto per far naufragare i tentativi di Trump di arrivare almeno a un cessate il fuoco e fermare,dopo tre anni, la mattanza di giovani ucraini e russi (sembra che la morte di questi disgraziati combattenti non interessi nessuno!). Ma come? Nel momento in cui si intravvede un sia pur tenue spiraglio di una possibile tregua, Starmer ( il premier di un paese che ha sempre schifato l’Europa e l’UE), Macron (mitomane sperimentato) e Scholz/Merz (scialbo il primo, bellicista il secondo) hanno fretta d’inviare loro truppe in Ucraina, senza sapere ancora (bontà loro!) se lo faranno prima o dopo l’eventuale tregua. Ma agendo così, la tregua non ci sarà mai, sapendo che la Russia ha già detto e ripetuto che non firmerà alcun pezzo di carta che preveda truppe europee in Ucraina e che per loro sarebbe un casus belli. Non sarebbe opportuno, invece, concentrarsi sulla raggiungimento del cessate il fuoco, evitando di creare nuove tensioni che lo mettono in pericolo? Dopo tanto mostrare i muscoli, ora i capi di stato maggiore (riuniti non si sa perché da Macron e Starmer) si rendono conto che senza la protezione satellitare americana le truppe europee non andrebbero molto lontano. Meno male che la Presidente Meloni ha escluso l’invio di truppe italiane. Bravissima! È l’unica dirigente europea ancora in grado di ragionare. Continuando sulla via indicata da Macron corriamo il rischio di ritrovarci in guerra con la Russia, di spaccare in maniera irreversibile l’UE e di far implodere la NATO. E pensare di fare a meno degli Usa, utilizzando come deterrenza l’ombrello nucleare francese è pura follia. Gli sforzi di pace di Trump andrebbero appoggiati, non boicottati. Anche perché, qual è l’alternativa?”
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