19 Marzo 2025
Attualità

Ucraina, attacco russo su sito elettrico ferrovie. Trump: “Putin non ha chiesto stop armi Usa”

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(Adnkronos) – Continuano anche oggi gli attacchi della Russia sull'Ucraina. All'indomani del colloquio telefonico tra Vladimir Putin e Donald Trump, nel corso del quale sarebbe stato concordato lo stop ai raid contro le infrastrutture energetiche ucraine per un mese, secondo le autorità locali, droni russi hanno colpito il sistema elettrico che alimenta le ferrovie nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Nel frattempo Donald Trump smentisce che Vladimir Putin, nella telefonata di ieri, abbia chiesto agli Stati Uniti di interrompere la fornitura di armi all'Ucraina, condizione principale che il presidente russo pone per arrivare a una tregua.  L'inviato speciale di Trump per la Russia, Steve Witkoff, fa sapere che i colloqui tra Washington e Mosca proseguiranno in Arabia Saudita domenica 23 marzo.   "Non abbiamo parlato per niente degli aiuti" degli Usa all'Ucraina. "Non ne abbiamo mai parlato", ha affermato il presidente americano in un'intervista a The Ingraham Angle su Fox News. "Abbiamo parlato per oltre 2 ore, è stata un'ottima telefonata. Abbiamo parlato di tanti argomenti per il percorso verso la pace", dice Trump ribadendo concetti espressi più volte. "La guerra non sarebbe mai dovuta iniziare. Ci sono tante armi puntate, la Russia è in una posizione di vantaggio. Ha circondato circa 2500 soldati" ucraini nel Kursk, dice ripetendo la versione secondo cui ci sarebbero migliaia di soldati di Kiev intrappolati nella regione russa.  L'Ucraina ha ripetutamente smentito che le truppe siano accerchiate. Nelle ultime ore, il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che i soldati ucraini "combattono nel Kursk e l'operazione andrà avanti finché sarà conveniente". Kiev evidentemente punta ad avere una carta da giocare nei negoziati e ritiene opportuno mantenere una presenza militare in territorio russo.  Nella notte le forze armate russe hanno lanciato sei missili balistici e 145 droni Shahed di fabbricazione iraniana contro il territorio ucraino, rende noto l'esercito di Kiev spiegando che 45 droni hanno colpito Kiev. Nel mirino dei militari russi, spiega l'esercito ucraino, sono finite 12 regioni tra cui quelle di Kiev, Sumy, Odessa, Poltava, Dnipro e Chernihiv. Nella regione del Donetsk so sono registrati feriti. 
Nella regione di Dnipropetrovsk è stato colpito il sistema elettrico ferroviario, ha riferito il canale Telegram di Ukrzaliznytsia, l'azienda ferroviaria pubblica ucraina. "La mattina del 19 marzo, il nemico ha colpito il sistema elettrico ferroviario nella regione di Dnipropetrovsk con i droni. Ci sono sezioni senza corrente, ma il traffico ferroviario continua secondo il programma. Nel corso degli interventi di riparazione, il nemico ha colpito di nuovo. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha affermato Ukrzaliznytsia in una dichiarazione.  
Attaccati anche due ospedali di Sumy, tra cui uno pediatrico, provocando danni, ma senza causare vittime. In seguito all'allarme aereo diffuso, sono stati evacuati 147 pazienti, tra cui nove con mobilità ridotta. Durante il raid, si trovavano all'interno della struttura anche 21 membri dello staff ospedaliero. Nell'ospedale accanto si trovavano invece 49 pazienti e 11 dipendenti. "I locali dell'ospedale sono stati gravemente danneggiati. E' scoppiato un incendio", ha affermato l'ufficio del procuratore generale di Kiev. In un altro attacco russo condotto nella notte contro un edificio residenziale sempre nella regione nordorientale di Sumy è morto un uomo di 29 anni e altre tre persone sono rimaste ferite, hanno aggiunto i procuratori.  Le truppe russe hanno respinto i tentativi delle forze armate ucraine di invadere la regione di Belgorod. L'esercito nemico ha effettuato cinque attacchi nella regione. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Al fine di creare uno sfondo negativo attorno ai colloqui tra i presidenti della Federazione Russa e degli Stati Uniti sulla risoluzione del conflitto in Ucraina – si legge nella dichiarazione – e per screditare le iniziative di pace di Trump, al mattino (alle 5,50), il regime di Kiev ha tentato di forzare le unità delle Forze armate ucraine nel territorio russo, nella parte occidentale della regione di Belgorod, in direzione degli insediamenti di Demidovka e Prilesye". "Le forze armate ucraine – prosegue il comunicato russo – hanno impiegato fino a 200 militari e 29 unità di equipaggiamento negli attacchi, tra cui cinque carri armati, 16 veicoli corazzati da combattimento, tre veicoli del genio per lo sminamento, un'unità di sminamento a distanza Ur-77 e quattro auto. Grazie alle unità che presidiavano il confine di stato del gruppo di truppe del Nord, il fuoco dell'artiglieria e l'uso di droni Fpv, tutti gli attacchi sono stati respinti", ha sottolineato il ministero Il ministero della Difesa di Mosca ha accusato l'esercito di Kiev di aver attaccato "deliberatamente un deposito petrolifero" in Russia e in questo modo di "voler far deragliare l'accordo" al quale stanno lavorando Putin e Trump. "E' evidente che si tratta di una nuova provocazione preparata ad hoc dal regime di Kiev, destinata a far deragliare le iniziative di pace del presidente degli Stati Uniti", si legge nella nota del ministero della Difesa russo.  Secondo quanto ha dichiarato a Fox News l'inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e il Consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz torneranno in Arabia Saudita per colloqui su un cessate il fuoco. Parlando poche ore dopo la lunga telefonata fra Trump e Putin, Witkoff ha affermato che i colloqui su un accordo di cessate il fuoco "inizieranno a Gedda". Riferendosi a un cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero, Witkoff afferma: "Penso che entrambi siano ora concordati con i russi. Sono fiducioso che gli ucraini saranno d'accordo".  —internazionale/[email protected] (Web Info)


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