D’Angelo canta Bruni, due icone della canzone classica napoletana sul palco del Teatro del popolo
Napoli, 20 mar. – Il Teatro del popolo si crogiola nella bellezza grazie alla musica di Sergio Bruni. Ad omaggiarlo ancora una volta sul palcoscenico, è Nino D’Angelo, poeta del poeta che nel Novecento partenopeo ha dato lustro a Napoli cantandola tra serenate, quadri musicali e partiture melodiche. Nino colora i testi bruniani con una voce matura, intensa, consapevole della straordinarietà di un repertorio tinto di blu, di cui è orgogliosamente figlio.
’D’Angelo canta Bruni’ è l’omaggio degli omaggi, riservato ad un artista che ha fatto sognare con brani quali Amaro è ‘o bene, Carmela, Na bruna, La rumba degli scugnizzi, insieme a tanti altri successi.
In scena un racconto in note di un uomo che fu profondamente artista non solo nel comporre musica, ma anche silenzi.
D’Angelo Maestro, ricorda il fare serio di Sergio Bruni, abituato a cercare la virtuosistica perfezione in ogni suo approccio al lavoro, senza perdersi in chiacchiere.
Dal 2008 il direttore artistico del Trianon Viviani ricorda il famoso musicista, amato fin da bambino. “Mentre nella mia famiglia di nascita tutti ascoltavano altri artisti napoletani, io scelsi Sergio Bruni, che non a tutti in casa piaceva – ricorda D’Angelo – fino a quando non arrivai a conoscere di persona Bruni, approdando alla porta di casa sua. L’incontro fu paradossale; venne ad aprirmi lo stesso Maestro…mi accorsi che era lui dall’eleganza con cui impugnò la maniglia della porta. Subito restò in silenzio ed io pure, finché non mi chiese perché lo ammirassi. Il resto è storia: oggi mi considerano il suo erede, anche se per me lui è un’icona inimitabile di Napoli”.
Un’orchestra di 17 elementi gira sul palco disegnando sprazzi di armonia. I suoni diventano personaggi dell’immaginativo e contribuiscono con le scale armoniche a puntellare l’omaggio rivolto a Bruni, di nuove elaborazioni musicali che esaltano un carnet da canto indimenticabile.
Il merito è degli arrangiamenti del Maestro Enzo Campagnoli. Grazia e splendore delle sue partiture, abbracciano l’udito, regalando un ascolto delicato, intenso, pregno di sentimento.
Nino D’Angelo viene acclamato per la sua interpretazione e per il cuore messo in essa, che lascia carpire l’eterno valore della musica di Sergio Bruni. La riproposizione al Trianon di questo spettacolo musicale non stanca mai; di anno in anno si carica di pregevole valore costruendo l’eterno mito di un monumento della canzone d’autore napoletana.
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