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‘Fondamentalmente Show2.0”, al Trianon Viviani Simone Schettino avvicina nuove e vecchie generazioni con la risata

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Napoli, 10 nov. – Simone Schettino torna al Trianon Viviani animando il Teatro del popolo con monologhi profondi, sottili, intelligenti, che analizzano l’attualità contemporanea con lucida obiettività e naturalmente, col sorriso.

”Fondamentalmente Show 2.0” è un omaggio alle nuove generazioni spesso ghettizzate e si propone come occasione per livellare le differenze tra i giovani anni ‘60 – ‘70 e quelli della generazione  2.0 per l’appunto.

Tra luci, sipari sbriluccicanti, lustrini e corpo di ballo tipici del più classico varierà, Schettino, affiancato sul palcoscenico da Francesco Mastandrea pronto a fargli da spalla, inizia a “rispolverare” i ricordi della platea tra nostalgia e modi di dire, stemperandoli in scena anche con la scanzonata Annalisa Barbato, che incarna i giovani di oggi, stigmatizzati nel loro cliché di nullafacenti.

La live band accompagna la bellissima voce di Federica Celio e i Luna Nova, pronti a creare il più classico degli intermezzi teatrali.

Così i suoi schetchs prendono forma parlando dei valori perduti: si parte dall’infanzia di ieri ed oggi messa a confronto, per poi passare a delineare i rapporti amorosi dei “castigati anni ‘60”, fino a giungere all’amore libero ed universale degli anni ‘70 o alla voglia di emancipazione femminile che dagli anni ‘90 si è delineata.

In fondo, dice Schettino, i giovani hanno sempre desiderato le stesse cose in ogni decennio: spensieratezza, emozioni forti, voglia di libertà, solo che prima non lo si ammetteva, mentre oggi si.

La differenza sostanziale tra ieri ed oggi risiede nelle nostre scelte, nella nostra capacità di dare priorità ai valori. “Possiamo tornare indietro in qualsiasi momento se iniziamo ad insegnare ai nostri figli quello che conta. Sono i genitori di oggi a voler dare tutto ai ragazzi. I bambini, i giovani, non conoscono il valore delle cose. Se noi esibiamo ciò che gli diamo come status quo della nostra capacità di “contare” nella società, non dobbiamo prendercela con loro. Il mondo sopravviverá anche dopo di noi, cosa credete? Lo lasciamo in mano a giovani che  hanno solo voglia di essere ascoltati e se non si responsabilizzano è perché noi non gli diamo modo di farlo, tutto qui”.

Riflessioni sociali importanti vengono presentate al pubblico con lo smalto brillante della risata.

Ambiente, valori, cultura e spettacolo, passano sotto la lente di ingrandimento della satira di Simone, pronto a parlare a tu per tu col suo pubblico, proprio per indurlo a riflettere, svagandosi.

Simone Schettino lascia notare come le canzoni riescano a restituirci fattivamente la nostra storia sociale. Basta leggerne i testi (quelli d’amore e cantautorali), che leggono palesemente le istanze di ogni decennio, individuando l’evoluzione di modi e comportamenti.

Lo spettacolo ben allestito, lascia al pubblico che annuisce ad ogni battuta dell’artista, interagendo con lui, un senso di gradevolezza nelle due ore trascorse a teatro.

L’astuzia espressiva di Simone Schettino fa scacco matto col suo ‘Fondamentalmente Show 2.0”, in scena al Trianon Viviani fino al 10 novembre.

Foto di Arturo Favella

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.