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Caso Gregoretti, depositata la memoria difensiva del leader della Lega

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I legali di Matteo Salvini hanno presentato stamattina – venerdì 3 gennaio – alla Giunta delle immunità parlamentari del Senato la memoria difensiva sul caso Gregoretti. Consta di 30 pagine tra memoria e allegati.

Nel documento si legge che «emerge una volta che in linea con la prassi consolidata, la gestione dei migranti non rappresentava l’espressione della volontà autonomia e solitaria del ministero dell’Interno, bensì un’iniziativa del governo italiano coerente con la politica relativa ai flussi migratori, definita anche nel contratto di governo, che non può essere svilita come mera posizione politica avulsa dalla complessiva strategia dell’esecutivo».

In sintesi, Salvini sositene di avere agito nell’interesse dell’Italia, con il pieno coinvolgimento del governo Conte I, allo stesso modo di quanto avvenuto con la nave Diciotti (vicenda che, nel 20 marzo 2019, convinse il Senato a negare l’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex vicepremier).

Nella memoria, firmata il 28 dicembre, Salvini ha citato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel passaggio conclusivo: «Debbo rilevare chhe l’azione attuativa dell’indirizzo governativo in materia di immigrazione è stata rimarcata anche dal presidente del Consiglio dei ministri, prof. avv. Giuseppe Conte, nella sua informativa all’assemblea del Senato del 12 settembre 2018 sull’analogo caso della nave Diciotti, nella parte in cui ha rilevato la sussistenza di un preminente interesse pubblico, rappresentato dalla salvaguardia dell’ordine e della sicurezza, che sarebbero stati messi a repentaglio da un incontrollato acceso di migranti nel territorio dello Stato».

Infine, Salvini ha anche citato le dichiarazioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che ricopriva la stessa carica nel governo gialloverde’, e riportate da un’agenzia di stampa il 30 luglio 2019 dal titolo: Migranti, Bonafede: Gregoretti? Europa deve farsi carico del problema. Nonché quelle dell’ex vicepremier Luigi Di Maio – oggi ministro degli Esteri – citate da un’agenzia stampa del 31 maggio 2019, secondo cui «L’Italia non può sopportare nuovi arrivi di migranti, quei migranti devono andare in Europa».


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