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Lopez & Solenghi Show, grande omaggio al varietà italiano tra musica e personaggi evergreen

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Acerra, 23 gen. – Rifulge finalmente a teatro il grande avanspettacolo italiano. Il miracolo avviene tra cavalli di battaglia e battute estemporanee, con Tullio Solenghi e Massimo Lopez, in palcoscenico al Teatro Italia di Acerra con il loro show.

La reunion dei due attori conferma il talento del trio che ha segnato la storia della tv nostrana tra gag divenute ‘cult’ e personaggi che occupano ricordi e teche di archivio.

Manca naturalmente la verve femminile di Anna Marchesini, presente comunque sul palco insieme a Lopez e Solenghi in un ricordo intenso e commovente della loro compagna di avventure.

Il pubblico è assiso nelle sue poltrone, rilassato, partecipe e compiaciuto. Ammira la bravura dei due attori, tanto da esaltarla ad ogni cambio di personaggio con applausi spontanei e continui.

Il duo con immediatezza, forte del proprio talento consolidato, crea complicità con la platea teatrale, puntando sull’intesa reciproca in scena.

Nonostante i loro personaggi siano ben noti, i colori delle gag comiche di Lopez e Solenghi non stancano, anzi, calamitano gli sguardi sulle imitazioni di Patty Pravo e Costanzo, Gino Paoli e Ornella Vanoni, Gian Piero Mughini, capi di stato della politica italiana avvicendatisi negli anni e naturalmente i due papi stranieri Bergoglio e Ratzinger.

Lopez e Solenghi si scatenano a teatro con la loro vena artistica e compiono meraviglie tra siparietti comici e pagine di musica evergreen, con respiro internazionale, accompagnati dall’orchestra Jazz Company.

Tanti i quadri scenici di qualità proposti dopo 15 anni di lontananza lavorativa tra i due attori. Una overture suonata coi denti dai Lopez, un richiamo da baritono de ‘Il Barbiere di Siviglia’, così come il rifacimento plurilinguistico di ‘To be or not to be’ di Shakespeare da parte di Solenghi, riempiono lo spettacolo senza interruzione, regalando una performance variegata e di grande livello.

Spiazzanti con la loro bravura, a tratti surreali, poi veritieri ed ancora ventriloqui, Massimo e Tullio regalano il classico varietà ai nostalgici del genere.

In questo spettacolo c’e tutta la vita artistica dei componenti del famigerato trio che ha riscosso consensi nei celebri anni ‘80-‘90.

I loro riferimenti restano Stanlio ed Ollio in stile slapstik, che per un momento i due mattatori  incarnano nella loro esibizione.

La caratterizzazione dei tipi proposti da Lopez e Solenghi mitizza dissacrandoli, i personaggi proposti attraverso le imitazioni nutrite da un trasformismo di classe e perbene.

L’evento teatrale del duo diventa fortemente collettivo, offrendo in una moderna e asciutta rivista, un viaggio entusiasmante tra musica e televisione.

 

 

 

Foto di Arturo Favella


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.