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Patriciello ricorda le vittime delle Foibe

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STRASBURGO, 10 FEBBRAIO 2020Per troppi, lunghi, anni gli eventi che si verificarono in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 ed il 1945 non hanno avuto cittadinanza storica nel nostro Paese. Il ricordo delle migliaia di italiani che morirono in quel periodo è stato tenuto lontano dalla memoria a causa di un furore ideologico miope e vergognoso. Ma in un Paese che si rispetti non possono esistere “morti di serie B” e il Giorno del ricordo è una pagina che merita di essere letta per intero. Ecco perché mantenere vivo il ricordo di quei tragici eventi è un dovere morale al quale nessuno di noi può sottrarsi se si vuole davvero rispettare la memoria dei tanti che persero la vita per il semplice fatto di essere italiani. Oggi più che mai, di fronte ad un’Unione Europea che rischia di vedere incrinarsi pericolosamente i legami di pace e solidarietà tra le nazioni, commemorare il Giorno del ricordo significa dimostrare di aver imparato dagli errori del passato e di voler proseguire, con dedizione ed impegno, sulla strada di una maggior integrazione politica ed economica tra i popoli europei affinché simili tragedie non abbiano mai più a ripetersi”.


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