23 Dicembre 2024
Attualità

Occupazione-Lavoro: Prefettura convoca incontro mercoledì 20 per Progetto PITER Rione Sanità di Napoli

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ACCOLTO DALLA PREFETTURA DI NAPOLI L’ACCORATO APPELLO LANCIATO DALLE COOPERATIVE DEL PROGETTO P.I.T.E.R IMPEGNATE NEL RIONE SANITA’, IN ATTESA DI RIPRENDERE A LAVORARE. LA PREFETTURA HA FISSATO UN INCONTRO CHE SI SVOLGERA’ MERCOLEDI’ 20 MAGGIO, ALLE 10, NEL PALAZZO DEL GOVERNO, ALLA PRESENZA DEL PREFETTO, DELL’ASSESSORE BUONANNO E DEL PRESIDENTE DELLA III MUNICIPALITA’, POGGIANI, CON I RAPPRESENTANTI DEL PROGETTO P.I.T.E.R.  

Accolto dalla Prefettura di Napoli l’accorato appello lanciato dai vertici e dagli operatori del Progetto P.I.T.E.R. che dallo scorso gennaio, nel popoloso Rione Sanità di Napoli, sono impegnati in attività che vedono come fruitori beneficiari bambini e adolescenti, comprese le loro famiglie. Nella giornata di sabato 16 maggio è arrivata ufficialmente la notizia che è stata convocata una riunione che si svolgerà mercoledì 20 maggio, alle ore 10, presso la Prefettura di Napoli. Nell’invito si spiega che tale incontro è finalizzato ad un esame congiunto della problematica connessa all’attuazione del progetto Piter, finanziato al Comune di Napoli con fondi PON 2014-2020, per la realizzazione del quale la cooperativa ‘San Francesco’ è risultata aggiudicataria della relativa gara d’appalto. Alla riunione, presieduta dal sig. Prefetto di Napoli, parteciperanno anche l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Monica Buonanno, ed il presidente della III Municipalità, Ivo Poggiani”. L’auspicio è che da tale incontro si possa trovare la soluzione utile e attesa, grazie alla quale sbloccare la situazione di empasse che ha congelato il progetto P.I.T.E.R. Avviato lo scorso mese di gennaio e poi sospeso a causa del rischio contagio, sembra che ad oggi non ci sia la volontà da parte delle autorità competenti di riprendere tali attività. Questa convocazione di S.E. il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, al quale le cooperative esecutrici esprimono gratitudine e ringraziamento, è stata preceduta da una nuova richiesta di incontro -ancora inevasa- che le stesse hanno rivolto alla III Municipalità per co-progettare la ripresa delle attività, dopo che l’autorità di gestione del PON ha già espresso parere favorevole ad una rimodulazione del progetto in modalità on-line.

Ma a questo problema si aggiunge il ritardato pagamento di una fattura per le attività prestate, che è stata rigettata dalla stazione appaltante con motivazioni pretestuose. Insomma una situazione incresciosa che mal si concilia con le buone intenzioni del progetto e con le sue finalità, rischiando di fare perdere un’occasione molto importante per la popolazione del Rione Sanità di Napoli. Dal progetto P.I.T.E.R. si dicono pronti ad una riapertura, avendo già considerato di rimodulare le attività in coerenza con le limitazioni del momento, comunque attenuate da una graduale riapertura. E’ chiaro che qualunque perdita di tempo, equivale a una infelice perdita di fondi. Perché tanto tempo è stato già perso. Ecco perché urge che la macchina burocratica si metta in modo nel più breve tempo possibile, al fine di agevolare la realizzazione del progetto PITER che non deve e non può essere rallentato, a discapito dei giovani e dei bambini del Rione Sanità.

Il Progetto dei “Percorsi di Inclusione Territoriale ed Empowerment nel Rione Sanità” di Napoli, nasce da un’azione di co-progettazione messa in atto dalla Municipalità III^ del Comune di Napoli e dal Ministero dell’Interno. Fortemente voluto e incentivato dal territorio e dalla Prefettura di Napoli, il Progetto di natura prototipale gestito dalla Cooperativa San Francesco s.c.s. e dal Consorzio Luna s.c.s., si prefigge di avviare una modalità di intervento efficace e replicabile allo scopo di prevenire e/o riparare alla fuoriuscita dal sistema scolastico e formativo, incentivando percorsi civici di legalità sul territorio. Il progetto ha, inoltre, l’obiettivo di garantire l’inclusione sociale sostenendo le famiglie del popolare rione Sanità attraverso una rete stabile e coesa di stakeholder attivi sul territorio (istituzioni, scuole, parrocchie, centri educativi e sportivi, organizzazioni del terzo settore e altri soggetti privati del Rione Sanità).


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