22 Novembre 2024
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‘Come una bestia’, l’uomo gladiatore degli istinti all’Arena Spartacus Festival

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Santa Maria Capua Vetere, 10 lug. – Fra la realtà materiale e l’immaginario si inseriscono le categorie del simbolico. Lo spettacolo teatrale ‘Come una bestia’, in cartellone all’Arena Spartacus Festival, Baracca dei Buffoni, sintetizza perfettamente l’aderenza tra il mondo animale ed i comportamenti umani.

A dare vita agli istinti animaleschi è la vivace espressività dell’attore Antonio Perna, capace di inabissarsi ora nella più totale nefandezza, fino a risalire la china con una comicità sottile che il pubblico in platea riesce a cogliere, sorridendo durante la performance artistica.

Il protagonista Viskovitz ha voglia di volare, solo per arrivare in fretta e rivendicare un suo posto nel mondo, guadagnando così l’approvazione collettiva ed il riscatto familiare. Alla fine però, assecondando la frenesia del potere, finisce proprio nello sterco, parafrasando il testo che parla esplicitamente della materia scura e oscura in cui in primis vivono gli scarafaggi come Viskovitz.

L’eccessiva vanitá dei protagonisti animali, fa perdere di vista le cose più belle dell’esistenza, come l’amore, colto all’improvviso e mai goduto pienamente… per troppa superficialità.

E’ quello che accade  spesso anche all’uomo, impegnato ad affermare la legge del più forte, senza che si accorga dell’inevitabile caduta nella solitudine che questo comportamento genera.

Tutti gli animali incarnati da Viskovitz sono insidiosi e penetranti, capaci di infilarsi nell’ambiente, per poi moltiplicarsi in maniera esplosiva, così da acquisire il controllo.

Ci vuole il coraggio per avvicinarcisi, e l’umiltà di chinarsi al suolo, per osservare meglio la loro natura.

La metafora dello spettacolo apparentemente banale, è invece molto pungente: per scoprire il volo perfetto e la corazza di ciascun individuo, occorre smantellare l’ecosistema di ogni singola vita, comprendendo chi e cosa abbia generato eventuali cadute e degenerazioni dell’essere.

Il dramma esistenziale lanciato dal dubbio Amletico “Essere o non essere’, viene coniugato a scena aperta in tutte le lingue, ripetutamente, come cantilena.

Antonio Perna  nel suo monologo accende l’attenzione sul dramma della scelta, comune denominatore tanto del regno animale, quanto di quello umano.

Bisogna continuare a vivere nelle avversità proprie dell’esistenza oppure occorre andare incontro alla morte e abbandonarsi al nulla?

Vivo nella sua performance, Viskovitz colora il mondo animale come meglio può, tra oniricitá e realtà, tra musica western e blues, sprofondando nella bestialità assoluta per inedia e desiderio di non pensare a ciò che é stato, che è e potrebbe non diventare.

Il personaggio è il vero gladiatore che recita alle spalle dell’antico anfiteatro che fa da scenografia naturale all’Arena Spartacus Festival e che crea sinergia tra passato e presente, tra uomo e bestia, lottando contro se stesso.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.