Consiglio Metropolitano di Napoli: ok al Rendiconto 2019 e Piano strategico
Il consiglio Metropolitano ha approvato oggi il Rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2019 ed il primo Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli “ImmagiNA. Napoli Metropoli 2020-2022”. (PDLC 256 -2020)
L’esercizio finanziario della Città metropolitana si chiude con un avanzo di amministrazione pari a 484 milioni di euro, di cui 42,6 disponibili, e 152 milioni in cassa. Notevole la riduzione dell’avanzo rispetto agli anni precedente grazie ai forti investimenti effettuati in particolare per il Piano Strategico Metropolitano. De Magistris: “Questo atto mette nero su bianco il nostro enorme lavoro per cambiare il volto del nostro territorio” In particolare, l’avanzo accertato per il 2019 ammonta a circa 484 milioni, ai quali vanno sottratte le quote da accantonare (328,6 milioni) e da vincolare (112,8 mln) secondo le disposizioni previste dall’ordinamento contabile e finanziario. Il risultato di amministrazione accertato fa registrare una riduzione rispetto all’anno precedente in quanto nell’esercizio 2019 sono state applicate quote del risultato di amministrazione 2018, per circa 250 mln, per finanziare progetti previsti dal Piano Strategico approvato dalla Città Metropolitana di Napoli ormai giunto nella fase esecutiva.Sono state destinate, inoltre, risorse per la manutenzione straordinaria degli assi viari del territorio metropolitano (25 mln), per interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle coste (circa 9 mln) e per il finanziamento di vari interventi di edilizia scolastica per gli istituti di competenza dell’ente (30 mln). Oltre a ciò, è stata vincolata una quota del risultato di amministrazione, nella misura di 47 milioni di euro, per le spese relative a interventi di manutenzione straordinaria sulla rete stradale di competenza della Città metropolitana di Napoli, programmati mediante accordi-quadro di durata triennale già banditi. Tutti questi investimenti hanno comportato una contrazione dell’avanzo di amministrazione accertato e disponibile rispetto a quello registrato nei precedenti due esercizi: a fronte dei 42,6 milioni del 2019, nel 2017 l’avanzo disponibile ammontava a 443 milioni e a 388 nel 2018, anche in virtù della disponibilità delle somme il cui utilizzo è stato sbloccato dal Governo e che poi sono confluite nel Piano Strategico.
“Il documento – ha affermato il Sindaco de Magistris – certifica la capacità di spesa della Città Metropolitana, specie nel percorso che porterà il Piano Strategico a cambiare il volto di questo territorio. La riduzione dell’avanzo mette nero su bianco l’impegno enorme che l’Ente metropolitano sta mettendo in campo a favore dei Comuni e dei suoi assi strategici quali scuole, strade, ambiente, lotta al dissesto idrogeologico e anche cultura come sviluppo. Siamo stati bravi quando con tenacia abbiamo fatto sbloccare a Roma fondi della Città Metropolitana che giacevano inutilizzati presso i Ministeri, e ora questo Rendiconto dimostra che siamo stati bravi anche a spenderli e a metterli immediatamente al servizio del territorio”. “E abbiamo realizzato tutti questi investimenti – ha concluso il primo cittadino metropolitano – pur mantenendo l’Ente in ottima salute, come l’avanzo di 42,6 milioni attesta. Il rendiconto della gestione costituisce il momento conclusivo di un processo di programmazione e controllo: il confronto tra il dato preventivo e quello consuntivo consente di verificare i risultati conseguiti e quindi di esprimere una valutazione sull’efficacia dell’azione condotta dall’Ente ed eventualmente di effettuare delle modifiche in ordine alle scelte da effettuare.
Ebbene, il rendiconto 2019 ci dice che alla Città Metropolitana abbiamo fatto un lavoro egregio, come mai accaduto finora, un lavoro che dispiegherà i suoi effetti benefici sul territorio in termini di occupazione, sviluppo e di miglioramento della qualità della vita delle comunità ancora per molti anni”. Per quanto riguarda la cassa, inoltre, la differenza positiva tra le somme incassate (515 milioni) e quelle pagate (363 mln) ha determinato, rispetto all’esercizio precedente, un incremento del saldo pari a 152 milioni
Il Consiglio Metropolitano su proposta del sindaco Metropolitano ha anche proceduto all’‘adozione del principale documento di programmazione dell’Ente per il triennio 2020-2022 ì. Alla Cultura come sviluppo destinati 484 milioni, 380 alle Scuole, 95 al Programma Ossigeno Bene Comune e 30 milioni a quello Città sicure. Tra i vari interventi, la Cittadella scolastica di Pomigliano d’Arco, la viabilità di accesso alla TAV di Afragola, il Parco ‘Akeru’ di Acerra, la riqualificazione del centro storico di Vico Equense e del sistema dei 19 Parchi di Napoli. De Magistris: “Primo Piano Strategico approvato dalla Città Metropolitana di Napoli e, caso unico in Italia, in maniera condivisa con i territori”. Un miliardo di euro per la Città Metropolitana per il triennio 2020-2022. Fondi per strade, scuole, cultura come sviluppo, l’ambiente, per la riqualificazione completa dei 92 comuni dell’area. Cittadelle scolastiche, come quella di Pomigliano d’Arco, grande come 4 campi di calcio, 22 milioni di euro, una piazza coperta che tiene insieme sei edifici in grado di ospitare 2.500 studenti. Strade, come la viabilità di accesso alla TAV di Afragola, o le piste ciclabili a Frattaminore e Giugliano, o il completamento del Grande Progetto UNESCO del capoluogo con il rifacimento di reticoli di strade del centro storico, così come la riqualificazione di Corso Vittorio Emanuele o di Viale Umberto Maddalena, la strada che conduce all’aeroporto di Capodichino. Parchi, come l’Akeru di Acerra, un polmone di 67mila metri quadrati di verde nel cuore di un’area densamente popolata come l’agro acerrano-nolano, o come il sistema dei 19 parchi di Napoli, 14 milioni, tra cui il Virgiliano, la Villa Comunale, il parco di Scampia. Recupero del tessuto urbano, come la riqualificazione del centro storico di Vico Equense, la cui giunta comunale ha recentemente approvato il progetto definitivo, o del Museo della Pasta di Gragnano, o del palazzo storico che ospita il Comune di Cercola, o del Molo Borbonico di Ercolano, o la risistemazione del percorso archeologico-naturalistico che dal Castello di Baia accompagna al Lago Miseno e alla Tomba di Agrippina a Bacoli. Elaborare un Piano Strategico è cosa rara, o, nel caso di Napoli, mai stata fatta prima. Abbiamo cominciato a parlare di pianificazione strategica da tempo – ha spiegato il Sindaco – da quando il Piano sembrava un miraggio, da quando eravamo in pochi a crederci. Abbiamo posto al centro del nostro cammino alcuni assi strategici per uno sviluppo sostenibile, e li abbiamo declinati, mettendoci le risorse necessarie, insieme a tutti i soggetti che vivono le nostre comunità: sindaci, mondo della scuola e dell’università, ordini professionali, categorie, associazioni, parti sociali. Ciò che è venuto fuori è una visione d’insieme del futuro della nostra area: 92 comuni per un’unica Città Metropolitana”. Sulla base di assi e azioni definite in coerenza con gli stessi è stata, infatti, approvata la programmazione degli interventi strategici dell’area metropolitana: il Piano Triennale delle Opere Pubbliche per le opere di competenza della Città Metropolitana, per un valore sulla programmazione triennale di circa 450 milioni di euro; il Parco Progetti presentati dai Comuni, per circa 360 milioni; il piano di finanziamenti ai Comuni per iniziative culturali (5 mln), per le sale teatrali (5 mln), per la piantumazione di alberi (15 mln), per l’efficientamento della gestione dei rifiuti mediante la realizzazione o ampliamento delle isole ecologiche (8,5) e mediante l’acquisto di attrezzature per la raccolta differenziata (8,5).
In relazione agli assi, i 976 milioni del Piano Strategico Metropolitano risultano suddivisi nel modo seguente. Alla Cultura come sviluppo sono destinati 484 milioni, articolati in 85 per il patrimonio culturale, 382 per strade e spazi pubblici e 17 milioni per la mobilità sostenibile. All’asse definito ‘Scuole presidio di legalità ed integrazione’ vanno complessivamente 380 milioni: 347 specificamente per le scuole e 33 per lo sport. All’asse Ossigeno Bene Comune finanziamenti per 95 milioni: 4,6 per l’efficientamento energetico, 53,4 milioni per parchi ed aree verdi, 37 per gestione dei rifiuti e fognature. Città sicure si aggiudica 30 milioni: 24 per la difesa delle coste e 6 per la Protezione Civile. Fondi anche per autostrade digitali, e-government e Piano Urbano di Mobilità Sostenibile.Una volta approvato in via definitiva, il Piano dovrà essere sottoposto, ai sensi dello Statuto dell’Ente, ad aggiornamento annuale da effettuarsi entro il 31 dicembre di ogni anno. La predisposizione è demandata al Direttore Generale, che la effettua avvalendosi dell’Ufficio Piano Strategico all’uopo costituito e con il supporto del Comitato di Coordinamento per il Piano Strategico istituito dalla Città Metropolitana che vede la partecipazione di tutti i Sindaci dell’area.
Il consiglio ha infine approvato anche T.U.S.P. documento che prevede la Revisione periodica delle partecipazioni della Città Metropolitana di Napoli in Attuazione del Piano di Razionalizzazione 2018 e la relazione sui risultati conseguiti. (PDLC 3-2019) il Piano di Razionalizzazione 2019. (PDLC 217-2020)
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