22 Novembre 2024
Attualità

Governo Conte e cose di straordinaria follia

Condividi
Anna Tortora

Esiste una convenienza tattica per Giuseppe Conte ad enfatizzare gli elementi distintivi della sua posizione nell’ambito della maggioranza. Il risultato mostra ciò che egli aveva canalizzato fino ad ora e sembra che, a colpi di decreti, ci stia riuscendo…ma…
“Basta mance!
Il Governo, non imparando nulla dai suoi precedenti fallimenti, sta continuando con la logica dei sussidi e dei soldi a pioggia, distribuiti con criteri discutibili e disciolti in rivoli di cui si è persa traccia rapidamente. Dal reddito di cittadinanza ai navigator, dal bonus bici o dal bonus vacanze ai 500 euro per il digitale, quando poi 11 milioni di italiani non sono connessi.
Soldi buttati, come si suol dire.
Tanto pagano tutti i cittadini, con il debito pubblico che aumenta a dismisura (siamo oramai a quasi 2.600 miliardi).
Vi faccio un esempio:
Qualche giorno fa due ristoratori di Roma, a proposto di DlRistori, mi hanno chiamato per chiedermi:-‘Perché si danno 5.000/10.000 euro a fondo perduto ad aziende dai fatturati importanti come la nostra quando abbiamo perdite da centinaia di migliaia di euro?
Perché non sgravarci dalle tasse, dell’IMU o darci dei prestiti a tassi vantaggiosi da restituire in 20/30 anni?
Non sarebbe meglio concentrare quelle risorse a fondo perduto su chi ne ha veramente bisogno, per esempio alla  piccola ristorazione, come i bar o le tavole calde?’
I soldi destiniamoli allo sviluppo alla crescita e all’occupazione per imprese e famiglie: solo questo si chiama debito buono. Basta con l’assistenzialismo e con il ritorno allo statalismo attraverso le nazionalizzazioni.
I cittadini hanno diritto ad un lavoro e il lavoro lo danno le imprese!
Come opposizione continuiamo ad essere disponibili alla collaborazione, ciascuno nel rispettivo campo, ma sempre ad una condizione: basta con le mance!”
Maurizio Lupi

Vediamo cosa dice Renato Brunetta sulla Legge di bilancio, precisando che mai Forza Italia farà da stampella al Governo.
“Il testo attuale della manovra presenta una sostanziale coincidenza nei contenuti e nelle risorse stanziate con il testo approvato dal Governo (salvo intese) esattamente un mese fa. Invariati sono gli errori, invariato è il carattere minimalista, invariata l’inadeguatezza della manovra. Dico, perciò, che occorre riscrivere insieme la Legge di bilancio, maggioranza e opposizione, perché se si dovrà votare un nuovo scostamento, questo comporterà la riscrittura del testo, ma non per dispendere in provvedimenti inutili l’azione del Governo, ma per rispondere ad un unico obiettivo: garantire tutti alla stessa maniera, senza che vi siano italiani di serie A o di serie B.
Per questo, Berlusconi ha proposto di lavorare insieme in tutta questa sessione di bilancio, a partire dall’istituzione di un doppio relatore (uno di maggioranza e uno di opposizione), per realizzare un grande ‘New Deal’, un accordo di grande chiarezza, un impegno da parte di tutte le forze politiche, per salvare il Paese. Noi siamo disponibili a tutto questo. Se no, no”.
Effettivamente sembrano cose di straordinaria follia, come ci spiega anche Carlo Calenda
“Possiamo riflettere un secondo su come sono andati gli ultimi giorni? Possiamo farlo in modo razionale e senza partigianeria?
La Ministra Azzolina ha detto ieri in TV che – ‘servono i tamponi rapidi che ora Arcuri ha comprato, siamo disponibili a scaglionare gli ingressi a scuola e abbiamo chiesto un’organizzazione precisa per quanto riguarda i trasporti.’ – Insomma sta facendo il piano per il rientro a scuola tre mesi dopo il rientro a scuola.
Di Maio ha scritto che grazie a lui c’è stata una conversione del 300% dei contratti a tempo determinato in indeterminato. Come sia possibile, da un punto di vista matematico, una conversione del 300%, lo sa solo lui.
Meloni ha difeso Polonia e Ungheria contro l’Eurosistema. Sono due paesi che oltre che rubare i posti di lavoro e gli investimenti all’Italia stanno mettendo il veto sul Recovery Fund. La Meloni dovrebbe essere quella patriottica che difende l’interesse italiano.
Arcuri ha detto che le terapie intensive non sono sotto stress, perché si è scordato di calcolare le persone che finiscono in terapia intensiva per ragioni diverse dal Covid. Glielo hanno dovuto ricordare i medici.
Siccome Arcuri si è dimostrato particolarmente capace, il Governo ha deciso di affidargli, oltre alla distribuzione dei vaccini, anche la gestione dell’ILVA. Arcuri ha annunciato che comprerà la maggioranza per 400 milioni da Mittal. Abbiamo fatto saltare un contratto blindato con il più grande gruppo del mondo, che prevedeva 1,8 miliardi dati allo Stato e ai creditori e 2,4 miliardi di investimenti e ora abbiamo Arcuri acciaierie. Finirà come Alitalia.
Salvini ha preso una posizione argomentata e pragmatica sull’emergenza sanitaria: ‘se mi toccano il Natale divento una bestia’.
Intanto il Presidente del Parlamento Europeo Sassoli ha buttato lì l’idea di cancellare i debiti dei paesi fatti durante il Covid. Non ha spiegato come ovviamente, e successivamente ha in parte ritrattato, ma il danno è stato fatto. È del tutto evidente che mentre siamo in attesa del perfezionamento del Recovery Fund, con i paesi frugali che non aspettano altro che una scusa per bloccarlo o limitarlo, questa boutade è tanto inutile quanto pericolosa. Si può e si deve discutere di come gestire i debiti nazionali gonfiati dal Covid; ma non così e non adesso.
Su quanto avvenuto in Calabria sapete tutto. Tre Commissari saltati in tre giorni. Vale però la pena notare, per ciò che concerne lo scaricabarile regioni verso Stato centrale, che la Calabria è stata gestita direttamente dal Governo e da Arcuri sin dall’inizio della pandemia. Ed è stato un bel disastro. Lo scrivo a beneficio di quelli che dicono – ah se avessimo tutto il SSN gestito direttamente dallo Stato -.
Dobbiamo renderci conto che non possiamo andare avanti così. È arrivato il momento di chiamare un time out. L’unico a poterlo fare è il Presidente della Repubblica. Personalmente ritengo che sia arrivato il momento di costituire un Governo del Presidente formato da persone che abbiano amministrato, tecnici di area come si sarebbe detto una volta, sostenuto da tutte le forze politiche.
Ma ove ciò non fosse possibile occorre un profondo rimpasto di Governo, il cambiamento di Arcuri e dei Ministri manifestamente inadeguati e un tavolo permanente con tutte le opposizioni e le regioni. Il galleggiamento non è più una possibilità.”
Arcuri sembrerebbe l’uomo dalle mille risorse nascoste, conosciute solo da Conte.

“Com’è possibile che Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, nominato commissario all’emergenza sanitaria, sia stato incaricato anche di organizzare la logistica per la distribuzione dei vaccini e di preparare per lo Stato un piano per l’Ilva di Taranto? I pasticci e i ritardi che ha combinato con le mascherine i ventilatori e i banchi a rotelle per le scuole non bastavano? Non ha già dato prova della sua (in)competenza? Dunque perchè Conte continua a premiarlo? Ha perso la testa? Arcuri è il terminale di indicibili accordi?”
Claudio Martelli
E sulla questione Calabria a vincere è Strada? Era già tutto previsto? Staremo a vedere, dopotutto siamo abituati ai continui colpi di scena del Governo.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.