22 Novembre 2024
Territorio

Caiazzo: funzionamento a singhiozzo dell’isola ecologica, Della Rocca chiede lumi a Giaquinto sulla gestione del sito di trasferenza di via Caduti sul lavoro

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“A DISTANZA DI MESI DALLA SUA CHIUSURA E TRA MILLE RITARDI, L’ISOLA ECOLOGICA È DIVENUTA INACCESSIBILE E TRASFORMATA IN DISCARICA A CIELO APERTO”.

 

“Ma quando finiranno i lavori su via Caduti del Lavoro che impediscono l’accesso all’isola ecologica che, nel frattempo, è divenuta una discarica a cielo aperto?”.

A porre l’interrogativo è il consigliere comunale di Caiazzo Bene Comune, Mauro Carmine Della Rocca, che si è rivolge direttamente al sindaco Stefano Giaquinto per fare chiarezza sull’utilizzo a singhiozzo ed anche improprio della struttura posta a poca distanza del centro cittadino.

“Sono settimane che i cittadini, i residenti ed i commercianti della zona lamentano disagi per le modalità di accesso e di conferimento all’isola ecologica, dapprima chiusa per permettere lo svolgimento dei lavori sulla principale strada di accesso, salvo poi essere riaperta successivamente solo con accesso pedonale a causa del protrarsi dei lavori. Eppure Giaquinto aveva annunciato che il cantiere con relativa chiusura del sito di trasferenza dei rifiuti sarebbe durata appena una settimana, ma siamo alle solite, non si conosce mai la fine dei lavori”.

A nome dell’intero gruppo di “Caiazzo Bene Comune”, il rappresentante della minoranza chiede al sindaco di conoscere i reali motivi del prolungamento dei lavori, ma pone anche un’altra questione.

“Ci è stato, inoltre, segnalata nelle ultime ore, la mancanza di compattatori scarrabili all’interno dell’isola ecologica con il rischio che tale situazione potrebbe favorire la nascita di una micro discarica a causa dei rifiuti ammassati al suo interno, come dimostrano le foto in nostro possesso, con tutte le conseguenze di tipo sanitario ed ambientali del caso. Del resto, è inutile parcheggiare i mezzi della raccolta davanti al cumulo di sacchetti di rifiuti, piuttosto sarebbe utile capire da quanto tempo sono ammassati lì i rifiuti e se si è formato percolato con le piogge dell’ultima settimana”, conclude Della Rocca.


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