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Carlo Calenda asfalta il Governo giallorosso

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Anna Tortora

L’ex viceministro dello sviluppo economico, l’europarlamentare e leader di Azione, Carlo Calenda ci va giù duro contro il Governo giallorosso.
“Chiederei a un giornalista di andare a riguardare il piano Colao e confrontarlo con la bozza del Next Generation Italia. Io l’ho fatto. Il livello di approfondimento è 5 a 1. Poi andate a fare la stessa comparazione con il piano francese. E lì siamo intorno a 20 a 1.
Questo conferma che finché voteremo un partito solo per avversione verso il ‘nemico’ e l’unico motivo per formare un Governo sarà la paura delle elezioni, questo paese non avrà una politica e dei Governi decenti. La lunga agonia dell’esecutivo Conte ne è solo l’ultima evidenza”.
Carlo Calenda

E ancora “Non esiste alcun modello Italia. I numeri dicono che la gestione sanitaria della crisi è stata disastrosa. È arrivato il momento di cercare alternative a questo Governo prima che il Paese vada a pezzi”.
Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, “Le violazioni della libertà per decreto sono contro la nostra carta fondamentale. Faremo ricorso alla Consulta. E perché, mentre in aula votiamo le restrizioni, non ci danno i verbali del Cts?”.
In fondo è come se tutti stessimo vivendo una guerra. Una guerra diversa che impone limiti e privazioni, toglie il respiro e ci consegna ad una solitudine fantasma.
E il famigerato Mes con relativa riforma?
“Il 9 dicembre non sosterremo in Parlamento la riforma del MES perché non riteniamo che la modifica del Meccanismo di Stabilità approvata dall’eurogruppo sia soddisfacente per l’Italia e non va neppure nella direzione proposta dal Parlamento europeo.
Due sono i motivi che principalmente ci preoccupano.
Il primo: le decisioni sull’utilizzo del fondo verranno prese a maggioranza dagli Stati. Il che vuol dire che i soldi versati dall’Italia potranno essere utilizzati altrove anche contro la volontà italiana.
Il secondo: il Fondo sarà europeo solo nella forma perché il Parlamento europeo non avrà alcun potere di controllo e la Commissione europea sarà chiamata a svolgere un ruolo puramente notarile.
Purtroppo sono state ignorate le nostre proposte per una indispensabile riforma del MES che sono state confermate dal voto del Parlamento europeo. E questo non rappresenta certamente un fatto positivo.
Per queste ragioni quindi Forza Italia non voterà in Parlamento per questa riforma del MES.
La riforma in questione non ha nulla a che vedere con l’utilizzo dei 37 miliardi destinati alla lotta contro il Covid”
Silvio Berlusconi

“La maionese del governo giallo rosso è impazzita. Il M5S non esiste più come entità politica unica. Spetta a PD e IV trovare una via d’uscita, e agli altri partiti che sostengono la Commissione Von der Leyen collaborare per finalizzarla. Il resto è solo pericolosa agonia”.
Carlo Calenda

Di Maio, che di economia capisce quanto di congiuntivi, ha detto che i redditi di cittadinanza non si toccano. Ma si sa, l’ipocrisia e la stupidità vanno sempre a braccetto.
Infatti, a due anni di distanza, non c’è traccia dei ‘rigorosissimi controlli’ cui i percettori del RdC dovrebbero essere sottoposti al momento della presentazione della domanda. Mancano infatti ancora diverse convenzioni tra INPS ed altri enti per lo scambio dei dati.
Ma forse non è un caso, visto che lo scopo della misura non è quello di abolire la povertà ma di portare voti al Movimento 5stelle.
“Mentre si attende la riforma del Reddito di cittadinanza (ora che anche i 5Stelle ammettono che serve un tagliando) il paradosso è che, a quasi due anni dalla legge, essa è ancora non applicata in un punto decisivo, quello dei controlli, che lo stesso Movimento aveva assicurato sarebbero stati rigorosissimi”.
Enrico Marro

Più pericolosi dei “disonesti” sono i finti onesti. Quelli che predicano bene ma razzolano malissimo nel bagno dell’osannata modestia. Premettendo che la loro idea, il loro movimento sia sempre puro, sono andati prendendo una piega diversa e il risultato, tradotto nei fatti, non è effettivamente così utile.
Emergono le cose per quelle che sono, non per come sono state poste. Non si può mentire in nome di un’onestà inventata, perché politici come Calenda, in maniera eloquente e forte, hanno espresso il vero, quello a cui 5stelle hanno fatto oltremodo riferimento senza mai riuscire a raggiungerlo. Chi sono allora gli onesti?


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.