21 Novembre 2024
PoliticaPolitica Interna

Crisi politica e crisi economica. Addio Giuseppe Conte?

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Anna Tortora

Dove andremo a finire con Roberto Fico?
“Mattarella e Fico esploratori del passato.
Ignorata la disponibilità di Berlusconi, Calenda, Bonino a concorrere alla formazione di una maggioranza ben più ampia di quella spezzata e di un governo all’altezza di una sfida epocale, Mattarella e Fico hanno deciso di esplorare il passato.
Eppure il concorso di forze nuove avrebbe assicurato un sostegno di sicuro molto più largo e molto più europeista di quello promesso da transfughi eletti in Argentina e Sudamerica.
Se la crisi si chiuderà così ne risentirà la serietà e la qualità del Recovery Plan, del piano vaccinazioni, delle riforme della pubblica amministrazione, del fisco, della scuola, dell’ambiente reclamate dall’Europa.
Già oggi la ricomposizione della vecchia inconcludente maggioranza è messa alla prova degli appetiti del rimpastino o rimpastone, mentre resta sospesa la questione cruciale: chi guiderà il Governo?
Se Renzi dirà No a Conte la crisi continuerà, se accetterà il compromesso – nuovo programma e vecchio premier – la politica italiana resterà prigioniera della loro rivalità”.
Claudio Martelli

Ci sono grosse novità. Ovviamente non edificanti.
“Ecco come questo Governo butta milioni di euro della collettività. Divenuti in questi mesi il simbolo dello spreco nella gestione dell’ emergenza coronavirus (il commissario Domenico Arcuri, incaricato dell’ acquisto, ne ha comprati 430 mila spendendo 119 milioni di euro, e dunque pagandoli circa 280 euro l’ uno, contro i 100 euro di un banco tradizionale), finiti al centro di un’indagine della Corte dei conti e della Guardia di finanza”
Marco Rizzo

Andimo a scovare altro.
“Lo so che noi la lotta all’evasione la facciamo con il cashback e che puntare il dito sulle imprese “apri e chiudi” gestite da immigrati è da impenitenti razzisti, ma, quando cominceremo a prevedere il divieto di rimesse all’estero per non residenti che non fossero in regola sul piano fiscale e contributivo, non sarà mai troppo tardi. Una sorta di “durc” per le rimesse all’estero, come quello che non ci facciamo scrupoli ad applicare alle imprese nostrane per le compensazioni. Sveglia!”
Enrico Zanetti

Siamo davvero così convinti che il Governo dei Dpcm abbia agito nel migliore dei modi?
“L’Istat registra oggi un aumento della disoccupazione, che colpisce soprattutto giovani e donne. Sono le categorie più deboli, quelle con contratti a termine e minori garanzie. Molti altri si sono arresi, hanno rinunciato a cercare lavoro e ingrossano le file degli inattivi. Per il momento, si tratta ancora di numeri ridotti, ma non appena termineranno la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti legati all’emergenza Covid, quello della disoccupazione sarà un vero e proprio tsunami che travolgerà la tenuta sociale del Paese. Il lavoro è la priorità numero 1 e va affrontata subito e più seriamente di quanto fatto finora con l’illusionismo dei governi Conte e i vari decreto dignità, reddito di cittadinanza, quota 100”.
Mara Carfagna

Con quale criterio i grillini chiedono garanzie quando sono loro e solo loro la causa di un Governo claudicante?
Non è solo il centrodestra ha chiedere l’abolizione dei redditi di cittadinanza anche Matteo Renzi ha dettato le condizioni. Basta redditi di cittadinanza.
“Gli argomenti di Conte per farsi considerare indispensabile: 1. Senza di me arriva Salvini; 2. Senza di me si andrà a votare; 3. Senza di me arriva Draghi.
Fa impressione che mai dica: devo restare perché ho un programma fantastico da portare a termine. Evoca solo paure. Segno di una grande debolezza”.
Marco Nese

Ed infine
“Dopo un mese di crisi credo sia doveroso essere diretti. Un tavolo del programma, di una giornata, tra forze politiche che hanno governato 18 mesi insieme è una buffonata a beneficio del pubblico. Tipo Stati Generali, per capirsi”.
Carlo Calenda

Si risolva presto la situazione, di chiacchiere dannose ed inutili i Governi Conte1 e Conte2 ne hanno fatte già troppe.


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