24 Novembre 2024
Arte e SpiritualitàMagazine

I BENEFICI DELLE CAMPANE TIBETANE

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Origini e credenze : Tale affascinante strumento vibrazionale dal suono puro, piacevole e mistico detto anche singing bowls, nasce in Tibet circa 3000 anni fa. Precisamente in quelle regioni dell’ Himalaya dove prosperava il culto animistico Bon (precedente al Buddismo) secondo il quale solo i monaci Bon Po potevano utilizzare le campane per scopi curativi. Per secoli sono state esposte in monasteri tibetani, ritenute oggetti sacri, ma successivamente, con l’ invasione cinese in Tibet negli anni ’50, lo strumento cominciò a diffondersi anche in Occidente.
Secondo le antiche credenze, i monaci erano convinti che le vibrazioni della campana apportassero benefici sia fisici che spirituali, riuscendo a collegare l’ uomo al divino. Ciò dovuto alla particolare composizione che le definiva e a quando quest’ ultima aveva luogo. Da cosa è composta una campana tibetana? La maggior parte delle campane disponibili in commercio sono composte da una lega bronzea, tuttavia quelle ritenute più efficaci rientrano tra le forgiature in specifiche fasi lunari, composte da leghe di sette o più metalli differenti (può arrivare a comprenderne 12).
Suddetti metalli sono corrispondenti ai diversi pianeti del Sistema Solare: l’oro collegato al Sole, l’argento alla Luna, il mercurio a Mercurio, il rame a Venere , il ferro a Marte, lo stagno a Giove ,il piombo a Saturno. Il procedimento originariamente impiegato per creare questa lega è tuttora sconosciuto. Il suono varia dalle caratteristiche dì ciascuna campana. Gli esperti consigliano come prima volta di acquistarne una non decorata, composta giusto dai 7 metalli principali.
In termini di utilizzo, la campana tibetana differisce dalle comuni campane, sia per aspetto che per modalità. Per funzionare è necessario mantenerla in mano o poggiarla su un ripiano con la concavità posta verso l’ alto. Il suono verrà prodotto grazie all’ uso di un batacchio in legno, rivestito generalmente all’ estremità con pelle di camoscio.
Oggi come allora, le campane tibetane sono sopravvissute alla mano del tempo grazie alle loro proprietà curative e benefiche. Le vibrazioni di suddetto strumento si dice riproducano il suono primordiale OM, la sacra
sillaba da cui ha avuto origine l’ universo (un eco del Big Bang). Grazie a tale particolarità l’ ansia e lo stress vengono allontanati, così come forme di disagio psicologico rimaste irrisolte.
Essendo composte da sette metalli, corrispondenti ai sette pianeti del Sistema Solare e alle sette note, le campane hanno il potere di influenzare i sette chakra, conducendoli verso uno stato di equilibrio.
Le note sono associate ai chakra corrispondenti. ( 7 Corona – Nota SI – Giove – Stagno / 6 Terzo Occhio – Nota LA – Saturno – Piombo / 5 Gola – Nota SOL – Mercurio – Mercurio / 4 Cuore – Nota FA – Sole – Oro / 3 Plesso Solare – Nota MI – Marte – Ferro / 2 Sacrale – Nota RE – Venere – Rame / 1 Radice – Nota DO – Luna – Argento )
Il suono di ciascuna campana è unico e dipende dalle dimensioni: quelle più piccole emettono una nota alta e meno duratura, mentre quelle grandi, aventi una struttura più profonda, vibrano più allungo emettendo una nota una bassa. Ecco perché oggi le campane tibetane sono diffuse in pratiche come lo yoga, il pilates e sottoforma di bagni sonori e massaggi: conducono ad uno stato di benessere psicofisico ideale al fine di potersi preparare a fronteggiare le giornate.
Secondo alcune teorie, l’ acqua è formata da microparticelle in grado di subire cambiamenti, dipesi dalle energie che la influenzano. Perciò le campane tibetane sono ritenute utili anche per armonizzare l’ acqua.
Restando su questa linea di pensiero, se riempita con acqua una campana tibetana può evidenziare le vibrazioni positive e negative di ciascuno di noi: sottoposta ad energie positive l’ acqua assumerà un aspetto armonico, viceversa per quanto riguarda le vibrazioni negative.
Esistono due metodi per suonarle : percussione e strofinamento. Nel primo caso il wooden stick o bastoncino di legno andrà a percuotere la campana dall’ esterno. Solitamente gli strumenti più indicati sono quelli di grandi dimensioni. Nel secondo caso il bastoncino verrà strofinato lungo il bordo, producendo un suono continuo ed omogeneo. Strofinando in senso orario attireremo l’ energia verso l’ esterno, riequilibrando il campo elettromagnetico e i chakra. Strofinando in senso antiorario invece attireremo l’ energia verso l’ interno. Ciò è utile per la meditazione e per la musico-terapia e a questo scopo vanno bene campane sia di piccole che medie dimensioni.


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Simona Gentile

Amante dell’arte e della spiritualità in tutte le sue forme. Scrittrice legata profondamente a tutto ciò che ignoto, dagli argomenti alle persone. Seguo questo percorso perché principale vocazione, ma in realtà sono questo e ben altro. Mi appassionano la vita e le persone intorno a me. Il tentativo di aiutarle in più modi mi aiuta nella lunga scalata verso il diventare una persona migliore e questo mi basta.