22 Novembre 2024
Attualità

Aperture in sicurezza. Intervista all’on. Giorgio Mulè, sottosegretario alla difesa

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Anna Tortora

Per la mia rubrica ‘IL Personaggio’ sono lieta di ospitare il sottosegretario alla difesa, Giorgio Mulè.

D. Le chiusure sono diventate un problema molto serio. Il suo partito, Forza Italia, ha sempre optato per le aperture in sicurezza. Lei, da sottosegretario, cosa pensa si debba fare?
R. “Le aperture vanno fatte in sicurezza, ma vanno fatte con buon senso, cioè senza mettere davanti a nessuna decisione un pregiudizio che non può esistere rispetto all’evoluzione della pandemia. Quindi a un’attività di tipo preventivo, con la vaccinazione da una parte e il controllo epidemiologico dall’altra, deve corrispondere una apertura prima ancora mentale che operativa di tutti i luoghi che possono essere aperti al pubblico. A cominciare da tutti coloro che hanno attività all’aperto, che non sono solo ristoranti e Bar, ma sono anche i teatri, le arene, visto che si va verso la stagione estiva; tutti coloro che sono in grado, soprattutto all’aperto, di garantire condizioni di sicurezza al di là dei vaccini effettuati, con una distanza, in quanto l’incidenza del virus è minore all’aperto. Per il resto, bisogna avere la consapevolezza di aprire, come avevamo detto, già per la fine di aprile, le zone gialle che consentono di avere libertà di circolazione in tutto il territorio regionale e, soprattutto, in territorio interregionale con movimenti che vanno anche nella direzione del turismo e dell’incremento di esso. Il fatto, peraltro, di aver incrementato pure per la scuola, fino al 75% le lezioni in presenza, dimostra come non si butti il cuore oltre l’ostacolo, ma si ragioni in termini di controllo della pandemia rispetto ai risultati di prevenzione nei confronti degli studenti e delle scuole”.

D. Piano vaccini: il cambiamento c’è stato sicuramente. Perché, allora, questo coprifuoco alle ventidue prorogato al 31 Luglio?
R. “Il coprifuoco non è prorogato al 31 Luglio, nel giro di un paio di settimane si ridiscute sulla possibilità di allungarlo fino alle ventitré. Il coprifuoco obbedisce, in questa fase di transizione, accompagnata dall’inoculazione dei vaccini, alla necessità di controllare degli eccessi di assembramento che si possono verificare. Intanto, si va in direzione delle ventitré, com’è giusto che sia, in un periodo ravvicinato (due, tre settimane al massimo), dopodiché con l’evoluzione dei contagi e l’incremento dei vaccini, si vedrà se allungare ulteriormente il periodo del coprifuoco. Non arriverà a fine Luglio e in un paio di settimane dovrebbe essere allungato di almeno un’ora”.

D. Molti mettono in discussione la gestione della pandemia da parte del ministro Speranza. Lei cosa ne pensa?
R. “Addossare le colpe al ministro Speranza è sbagliato perché ci si sta muovendo, ora con il Governo Draghi, in una logica di sistema di Paese in cui ognuno mette il suo, nel senso della responsabilità e della capacità di rispondere alla pandemia. Non è più come nei Governi Conte in cui le responsabilità erano addossate ad una persona, ma c’è una collegialità di ministri e di istituzioni che vanno di pari passo. Questo fa sì che il ministro Speranza se ha delle responsabilità, sono limitate al suo dicastero, ma non è in discussione la sua poltrona. La risoluzione della pandemia non passa attraverso le dimissioni di Speranza, ma passa per un efficacie piano vaccinale che tutti insieme, dal ministero della salute, dell’interno, della difesa, alla presidenza del Consiglio, con il commissario straordinario su tutti, stanno attuando”.

Il problema delle chiusure, come abbiamo visto, non è affatto secondario. Le responsabilità “storiche” di questa pandemia sono talvolta viste con una certa miopia che giustifica l’assenza di analisi critiche sulla realtà da parte di molti cittadini.
Ringrazio l’on. Mulè per la piacevole conversazione.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.