24 Novembre 2024
Territorio

Guardia Sanframondi (BN), “Guardia sei tu”: La relazione programmatica dell’amministrazione comunale è un copia e incolla della passata amministrazione Ceniccola

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Guardia sei tu: “Un progetto vacuo, inconsistente, in cui non si percepisce alcuna visione del futuro”.

Dopo mesi di attesa, giovedì 29 aprile, in occasione della seduta del Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi, è stata presentata la relazione programmatica dell’amministrazione Di Lonardo, alla quale è seguito il voto contrario dalle file dell’opposizione di “Guardia sei tu”. Una relazione vacua, inconsistente, che sembra, in sintesi, un pietoso copia e incolla di un programma elettorale di tanti anni fa, quella dell’amministrazione Ceniccola il quale non fa certamente parte dell’attuale maggioranza consiliare e che, si ricordi, se si ha un minimo di memoria storica, fu una esperienza interrotta anticipatamente e sfiduciata con la firma di amministratori che attualmente siedono sui banchi della maggioranza. Un pietoso collage, basti leggere proposte quali “Gustasannio”, o della “Festa dei nati”, dell’”Itinerario dei Castelli del Sannio” e quant’altro. Un copia e incolla senza contenuti nuovi e, ancor peggio, molto vuoti. “Tanto per cominciare – sostengono i membri dell’opposizione consiliare guidata da Gabriele Sebastianelli – elementi molto importanti per il nostro territorio, quali, ad esempio, l’agricoltura, l’ambiente o la sostenibilità, vengono ridotti ai minimi termini, piuttosto che inserirli come elementi cardine di un brand territoriale da costruire e sul quale puntare a una visione del futuro più concreta. Ad esempio, circa l’utilizzo delle acque della Diga di Campolattaro si denota un timido balbettìo, come se fossimo rimasti a dieci anni fa. Precisiamo al riguardo che, su richiesta del nostro comune, e solo del nostro comune, il progetto prevede una doppia linea di adduzione per irrigare i terreni al lato Est della Valle Telesina sino a 350 metri di altitudine”. Nelle linee programmatiche di “Guardia sei tu” si colgono, piuttosto, le evoluzioni del progetto, le colture alternative possibili, le nuove imprese da creare, anche cooperativistiche. Una risorsa invidiabile, non una presenza da accennare, ma una ricchezza su cui lavorare, investire e da trasformare. “Sempre a proposito di buone pratiche agricole – proseguono i consiglieri di “Guardia sei tu” – non leggere un rigo sul corretto uso degli anticrittogamici e sull’utilizzo indiscriminato dei diserbanti come tecnica agronomica lascia basiti: sarebbe questo, infatti, il giusto viatico per costruire reputazione territoriale”.

Non solo l’agricoltura, ma anche la proposta culturale lascia piuttosto perplessi i consiglieri rappresentati da Sebastianelli, che così proseguono: “Hanno scritto di Musei da fare ma non si legge alcunché in relazione al Museo della Falanghina, da intendersi come aggregatore culturale di un bene prezioso del nostro territorio, i cui lavori in via Pietralata, sottostante all’esistente Museo delle Farfalle, sono al termine. In realtà, è necessario solo che il sindaco compri nastro, forbici, e si doti di memoria, coerenza e lealtà”.

Circa le proposte riguardanti lo sport, sembra offensivo per ogni sportivo guardiese utilizzare la frase “Guardia è quasi all’anno zero”, utilizzando, altresì, molto impropriamente una citazione di Nelson Mandela. Eppure la passata amministrazione Panza e i consiglieri di Guardia sei tu hanno sempre parlato di aggregazione e di abbattimento di ogni divergenza, lavorando molto su questo spirito comunitario. Anno zero, dicono, sia per l’offerta sportiva che per l’impiantistica. “Vogliamo ricordare ai nostri cittadini che circa l’impiantistica, oltre alle attrezzature di via Condotto, ove è stato recuperato un rudere, sarebbe possibile procedere immediatamente alla inaugurazione del nuovo complesso sito in viale delle Vittorie annesso al campo di calcio. Anche in questo caso, la nuova amministrazione ha la possibilità di avere al proprio cospetto una strada più che spianata, e dovrebbe, ancora una volta, pensare solo ad acquistare forbici e nastro”.

Un documento programmatico che dimentica uno degli strumenti strategici più importanti per progettare, urbanisticamente ed economicamente, un territorio: il PUC. “Il nostro PUC – prosegue coralmente il gruppo di opposizione – è uno dei pochi costruito insieme alla popolazione, dopo decine e decine di incontri pubblici, frutto dell’apporto scientifico di economisti, urbanisti, geografi di grande fama. Esso è stato approvato definitivamente e deve solo essere messo all’opera. Invece di presentarci propositi improvvisati, si leggano le Norme di Attuazione del PUC stesso: esse sono lo strumento vero per costruire la ecosostenibilità ambientale e una reputazione territoriale vera, fatta di consenso collettivo e di regole da rispettare. Piuttosto, si prevede di creare uno ‘sportellino per la transizione ecologica’, qualcosa che, praticamente, si riservi a dare consigli. Leggetela, leggete la relazione: sono cose da non credere!”.

Nel documento, tra l’altro, si citano Mario Draghi e le Università come ispiratori delle future iniziative cittadine, e si dice, per giunta, che si dovrà studiare per riqualificare  e migliorare il progetto del tracciato ferroviario dell’alta capacità Napoli – Bari. A chi non avesse memoria, si ricorda che per la realizzazione delle imponenti opere del PNRR o Recovery Plan, citate nella relazione in esame, è stato deciso di assumere dal Governo il metodo di lavoro di cui al Protocollo Envision, norme di certificazione ambientale nate negli USA (MIT), per costruire le migliori soluzioni paesaggistiche intorno ai grandi progetti. Prosegue il gruppo “Guardia sei tu”: “Quello definito obbrobrio rappresentato dal terrapieno, alto max 5 metri, al posto delle desiderate arcate alte anche 12 metri, così come previsto dal progetto predisposto dalle cinque Università campane ha ottenuto, per il tratto Telese – Vitulano, con al centro Guardia, una certificazione del MIT di Envision Platinum, ossia, il riconoscimento massimo dato sinora a qualsiasi progetto ferroviario realizzato in Italia. E nonostante tutto, l’assessore Orso, con il suo intervento nella seduta consiliare, dimostra di non voler proprio tener conto di tale progetto, di come sia stato elaborato e di come sia arrivati fino a questo punto. Devono farsene una ragione: il confronto arcate – terrapieno è stato sepolto da tempo, piuttosto tra non molto inizieranno i lavori di raddoppio ferroviario anche nel nostro territorio applicando esattamente le norme suddette”. A tale proposito, si ricordi che Lorenzo Orsenigo, presidente della Associazione Infrastrutture Sostenibili, ha affermato che “il protocollo Envision sarà fondamentale per il territorio perché è un sistema molto rigoroso basato su un punteggio su cui non si sgarra. È un sistema che coinvolge e coinvolgerà ancora la popolazione, analizza i materiali usati, valuta le emissioni di CO2 sia per la costruzione che per la gestione dell’opera, prevede la manutenzione predittiva con sensori etc. La cosa più importante del progetto nel nostro tratto e che ha scelto tra arcate e terrapieni, ha valutato l’impatto dello stesso sulla qualità della vita (rumori, inquinamento ecc.) e sulla salvaguardia del paesaggio, della salute e della identità culturale della popolazione stessa”.

“Allo scopo di  evitare di proporre cose già previste da tempo – proseguono i consiglieri di Sebastianelli -, sottolineiamo che l’opera prevede il potenziamento e lo spostamento della stazione di Solopaca – Castelvenere, che, su richiesta del Comune, potrebbe aggiungere giustamente il nome ‘Guardia’, lambendo essa il nostro territorio. Questa nuova stazione già prevede la presenza di un pit-stop per la commercializzazione del vino”.

In breve, nella proposta programmatica che ci è stata sottoposta manca una visione del futuro: dove si sta andando, che strada si intende prendere? Che cosa stiamo costruendo per i prossimi anni?  Una visione del futuro creata e modellata da una prospettiva concreta da costruirsi già oggi. Non un qualcosa di già scritto, ma da scrivere nel presente, sin da ora. Si ignora, altresì, e non sappiamo se in buona fede, il tessuto istituzionale, economico e associativo sul quale progettare. È un caso che neanche una parola sia stata spesa circa la presenza non occasionale di tanti stranieri a Guardia? Così concludono i consiglieri di “Guardia sei tu”: “Non si riesce ad accettare, ovviamente, quanto realizzato, né quella logica che ha portato a tutto questo. Ma manca assolutamente una visione alternativa. Manca una visione condivisa della maggioranza sulla quale lavorare seriamente ogni giorno, pezzo dopo pezzo, con generosità e umiltà, sempre insieme ai giovani e al mondo della scuola. Già, la scuola: la relazione non dedica neanche un pensiero alla scuola!”.


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