22 Dicembre 2024
Attualità

Le sfide per la nuova amministrazione al Comune di Napoli: la Fondazione Valenzi presenta la sua “Agenda”

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Il documento accende i riflettori su alcune delle grandi sfide che dovrà affrontare la prossima amministrazione come il ruolo di Napoli, il Bilancio e la sostenibilità finanziaria, la sicurezza urbana e la vivibilità, l’efficienza della macchina comunale, la gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico, i trasporti, la politica culturale e il turismo e la Città Metropolitana
 

“Le sfide per la nuova amministrazione comunale : la Fondazione Valenzi presenta la sua  Agenda per Napoli” questo il titolo dell’articolato documento redatto dall’istituzione internazionale dedicata a Maurizio Valenzi, parlamentare italiano ed europeo, sindaco a Napoli dal 1975 al 1983. Il documento, curato dal gruppo di lavoro coordinato dalla presidente del Comitato scientifico Lida Viganoni e approvato dai componenti del Comitato d’Indirizzo e di quello scientifico, accende i riflettori su alcune delle grandi sfide che dovrà affrontare la prossima amministrazione come il ruolo di Napoli, il Bilancio e la sostenibilità finanziaria, la sicurezza urbana e la vivibilità, l’efficienza della macchina comunale, la gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico, i trasporti, la politica culturale e il turismo e la Città Metropolitana.

“Le elezioni amministrative ormai alle porte – spiega Lucia Valenzi – stanno alimentando un dibattito molto vivace, segno della rilevanza che soprattutto in questa fase storica assume il governo della città. Fortemente gravata dalla mancata risoluzione di vecchi problemi, Napoli si appresta ad affrontare nuove sfide, in una situazione economica e organizzativa obiettivamente molto più difficile rispetto al passato per l’ulteriore impatto negativo generato dalla pandemia.”

“La Fondazione Valenzi, che – dichiara Lida Viganoni – fin dall’atto della sua costituzione nel 2009 si è posta come istituzione attenta ai problemi della città e dell’intero territorio metropolitano, ha sempre avvertito l’esigenza di intervenire prioritariamente nelle tematiche culturali e sociali nel solco degli indirizzi e delle idee che scaturiscono dalla storia di vita di Maurizio Valenzi. L’importanza della prossima competizione elettorale richiede un dibattito ampio ed approfondito su problemi e progetti condivisi da coloro che vorranno candidarsi, favorendo così il dialogo fra tutti coloro che sono interessati allo sviluppo economico, sociale, civile e culturale della città.”

 
Il documento è stato redatto dal gruppo di lavoro guidato dalla Presidente Viganoni di cui hanno fatto parte Marco Alifuoco, Mariano Amirante e Marcello D’Aponte.


Una breve dichiarazione-video di Lucia Valenzi

Una breve dichiarazione-video di Lida Viganoni

Qui di seguito il testo del documento:

Le sfide per la nuova amministrazione comunale. L’Agenda dalla Fondazione Valenzi
 

Le elezioni amministrative ormai alle porte stanno alimentando un dibattito molto vivace, segno della rilevanza che soprattutto in questa fase storica assume il governo della città; fortemente gravata dalla mancata risoluzione di vecchi problemi Napoli si appresta ad affrontare nuove sfide, in una situazione economica e organizzativa obiettivamente molto più difficile rispetto al passato per l’ulteriore impatto negativo generato dalla pandemia.
I guasti prodotti da lunghi anni di completo immobilismo, di annunci mai seguiti da fatti, da polemiche e conflitti istituzionali hanno lasciato una città stremata alla ricerca di un sindaco dotato di competenze adeguate, credibilità a livello nazionale e, soprattutto, conscio della sfida difficile da affrontare.
La Fondazione Valenzi, che fin dall’atto della sua costituzione nel 2009 si è posta come istituzione attenta ai problemi della città e dell’intero territorio metropolitano, ha sempre avvertito l’esigenza di intervenire prioritariamente nelle tematiche culturali e sociali nel solco degli indirizzi e delle idee che scaturiscono dalla storia di vita di Maurizio Valenzi.
L’importanza della prossima competizione elettorale richiede un dibattito ampio ed approfondito su problemi e progetti condivisi da coloro che vorranno candidarsi, favorendo così il dialogo fra tutti coloro che sono interessati allo sviluppo economico, sociale, civile e culturale della città.
Con questo obiettivo la Fondazione intende promuovere una serie di incontri pubblici senza alcuna barriera ideologica e di appartenenza politica per fare conoscere la visione di ciascuno dei candidati.
Un metodo di operare peraltro non nuovo per la Fondazione che anche in occasione delle amministrative del 2011 aveva invitato al confronto i candidati dell’epoca per ascoltare le proposte sul rilancio di Napoli nel settore culturale, urbanistico, infrastrutturale, imprenditoriale e innovativo.
Ciò nella convinzione che sia indispensabile la partecipazione più ampia possibile alla competizione elettorale, riportando i cittadini a votare perché non si ripeta quel che è accaduto nel 2016 quando alle urne si presentò una parte estremamente esigua degli aventi diritto al voto.
Ai candidati dunque l’onere di dar corso a programmi di governo concreti, a dare risposte chiare e precise ai cittadini, definendo tempi e modalità dell’azione amministrativa per la gestione del presente e per quella di più lunga durata.
Fare chiarezza significa coltivare una “visione” prospettica, che si ponga alla base della Napoli del futuro, che sappia cogliere e valorizzare specificità e vocazioni della nostra città in chiave di sostenibilità, inclusione e resilienza, come avviene ormai in molte città italiane e soprattutto europee. È questa l’unica strada possibile per restituire fiducia ai cittadini e per riportarli ad esercitare il loro diritto al voto.
 

I temi che la Fondazione Valenzi vorrà porre in discussione con i candidati e i partiti:

Il ruolo di Napoli
Perché Napoli possa assumere un ruolo centrale di rilievo nazionale ed europeo è importante partire da quale assetto urbanistico si vuole dare alla città ed in particolare alle zone, diverse ed eterogenee tra loro. Irrisolte fino ad oggi le questioni di Bagnoli, Napoli est, Napoli nord. A quale funzione economico-sociale sono destinate queste aree? Quel che si è fatto o detto fino ad oggi resta un punto di riferimento o si ipotizzano nuovi scenari?

Le sfide dei prossimi anni
Il Bilancio e la sostenibilità finanziaria
Il primo nodo da affrontare è senza dubbio quello del bilancio comunale, tema peraltro ben noto da molti anni. Se anche il problema troverà soluzione nell’ambito di interventi governativi a sostegno di Napoli e di altri grandi comuni in difficoltà, il debito resterà comunque cospicuo. C’è pertanto da chiedersi quale soluzione il futuro sindaco intende perseguire. Senza dimenticare che resta da affrontare anche la gestione ordinaria. Come realizzare la sostenibilità finanziaria? Quale strategia di rilancio e sviluppo della Città?

La sicurezza urbana
Il tema della sicurezza urbana attraverso le molteplici competenze diventa tema a cui occorre approntare una risposta organica. Quali le politiche del Comune su questo punto?

La vivibilità
I ritardi che si sono accumulati sono del tutto evidenti, finanche nella gestione ordinaria della città con grave danno per la qualità della vita dei cittadini. Perché in città si ritorni a respirare area di normalità, perché Napoli torni ad essere vivibile bisognerà “ripulirla” da capo a fondo, curare il verde e restituire spazi, oggi invivibili, alla cittadinanza. Nell’era della “transizione ecologica” non si possono accettare percentuali di raccolta differenziata al di sotto del 40%. Qual è il programma dei candidati?

La macchina comunale
Un ruolo fondamentale è rivestito dalla macchina comunale che è il motore di ogni cambiamento e che oggi appare povera di risorse umane e professionali adeguate. Come si pensa di affrontare e risolvere problemi essenziali per l’amministrazione in carenza di risorse umane e finanziarie? Quali azioni di riorganizzazione e riqualificazione potrebbero migliorare l’efficienza della macchina amministrativa?

La gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico
Non si può amministrare senza risolvere i problemi finanziari concernenti sia la gestione corrente sia le strategie di sviluppo. Pur contando sull’intervento dello Stato, non si può abbandonare l’idea di valorizzare il patrimonio pubblico e di conferire efficacia alla riscossione di tributi e sanzioni pecuniarie.  Il quesito fondamentale a cui dare una risposta è se si intende prediligere una gestione in autonomia o se affidarla ad un soggetto privato, indicando quali potranno essere le soluzioni tecniche e le procedure da seguire per l’assegnazione degli immobili a uso abitativo e per creare un consistente flusso di entrate per il Comune. Né è secondario il nodo delle società partecipate tenendo conto della crisi da indebitamento dell’ANM e al ruolo che deve avere ASIA nell’ambito della gestione dei rifiuti

I trasporti
È questo un punto dolente di discussione e quindi di proposta per ogni candidato. Non solo ANM ma anche EAV e CTP. Più che un piano di rilancio e risanamento, utile a garantire il livello occupazionale, bisognerà spingere perché si rivoluzioni completamente l’organizzazione dei trasporti, pensando ad una nuova gestione, integrata e metropolitana, che assicuri efficienza e continuità al trasporto in sede propria (metropolitana collinare e funicolari).

La politica culturale e il turismo
Due grandi temi per la città di Napoli, strettamente connessi. Investire sulla cultura, nelle sue articolate forme, e sul turismo vuol dire mettere in campo strategie di rigenerazione urbana e di riposizionamento della città nel contesto europeo e mediterraneo. In proposito, a titolo di esempio, sarebbe interessante avere qualche indicazione sulle possibili destinazioni d’uso dell’Albergo dei Poveri, considerando l’entità delle risorse stanziare (150ml di euro) e la prolungata attesa della città rispetto questo progetto

La Città Metropolitana
Strategica, rispetto al ruolo della città di Napoli, è la visione della Città Metropolitana; perché disegnare strategie urbanistiche per zone limitrofe del capoluogo significa, inevitabilmente, condizionare o seguire le strategie dei comuni confinanti. La CM ha un ruolo fondamentale per lo sviluppo sociale ed economico del territorio proponendosi come ente referente per la predisposizione ed attuazione di iniziative progettuali di area vasta. In ciò particolare rilevanza assume la capacità di utilizzare i fondi comunitari attraverso una struttura all’altezza, in grado di elaborare e gestire progetti in linea con le istanze provenienti dai cittadini. Sarà pertanto molto importante per la futura amministrazione definire modi e strumenti per il coordinamento con l’ente regionale (fino ad oggi molto conflittuali), ancor più necessari in vista dell’acquisizione delle ulteriori risorse previste nel Recovery Plan.


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