Attualità

E’ triste constatare che in una società evoluta aumenti lo sfruttamento dei lavoratori. Intervista con Marco Rizzo, PC

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Anna Tortora

Per la mia rubrica IL Personaggio sono lieta di ospitare nuovamente Marco Rizzo, segretario del PC.
La libertà di espressione deve essere salvaguardata ed il pluralismo delle idee è una ricchezza culturale. Si cresce nello scambio e nel confronto. Ma occorre distinguere tra ciò che è opinabile (su cui si può e si deve discutere in libertà) e ciò che non è opinabile (su cui non si discute e la libertà non c’entra nulla). Tipo il rispetto per i lavoratori che è un aspetto su cui non bisognerebbe più discutere, eppure…

D. A Biandrate, un lavoratore di 36 anni è stato ucciso da un camion all’interno dello stabilimento Ldl. Ne parliamo?

R. “E’ l’ultimo fatto tragico ma non il primo. Ormai c’è una serie di segnali di allarme. C’è un settore, quello della logistica, che è abbastanza sconosciuto, ma è un settore importante. Quello che durante il lockdown ci ha portato il cibo a casa, quello che ogni giorno porta le merci. E’ un settore che si è ingrandito sempre di più. Ed è un settore dove i livelli di sfruttamento sono elevatissimi, anche perché siamo di fronte a grandi gruppi, a grandi multinazionali, che possono dotarsi di appalti e sub appalti. Possono, quindi, giocare al ribasso che va tutto sulla pelle dei lavoratori. Quando arriva il pacco a casa con la merce, dobbiamo sapere che dietro c’è una scia di sfruttamento, una scia di sudore e, in questo caso, anche di sangue. Non è pensabile che ci sia un settore ormai ampio del lavoro, nel nostro Paese, che sia ai livelli dell’inizio del ‘900. Noi dobbiamo fare luce su questi episodi che, sommati l’uno all’altro, sono una prova di quanto il livello delle tutele, dei diritti sul lavoro sia stato cancellato dal punto di vista dei diritti sociali e quanto sia stato cancellato anche dal punto di vista del senso comune. Siamo tornati indietro, non ci sono più contratti collettivi nazionali, si sta tornando con i lavori dati in appalto. Come cento anni fa, queste aziende usano per i lavoratori anche la violenza, usano le squadre violente, con i taser, per colpire i lavoratori che lottano per i propri diritti. E’ successo più volte e adesso ci è scappato il morto. Se c’è una polemica e anche una denuncia che voglio fare è questa: il PD parla spesso di antifascismo, lo fa spesso per motivi elettorali, lo fa con un antifascismo da passerella. Lo fa, appunto, con delle motivazioni strumentali. Le squadracce che vanno ad attaccare i lavoratori che difendono i propri diritti…questo sì, è il fascismo”.

D. Una Sinistra che ha abbandonato i lavoratori per dedicarsi ad altro, tipo il ddl Zan.

R. “I diritti sociali sono quelli che hanno caratterizzato la Sinistra; i diritti civili possono essere importanti ma, spesso, questa finta Sinistra ha volutamente sostituito i diritti civili con i diritti sociali ed è molto grave”.

Ringrazio Marco Rizzo per la piacevole conversazione.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.