Afghanistan: Biden propone proroghe e Kamala se la ride
L’inquietudine è anche nostra. Le immagini che giungono da Kabul sono il ritratto di una tragedia umana che sembra non voglia finire.
“All’aeroporto di Kabul ci sono migliaia di persone
disperate che aspettano di imbarcarsi. Fin quando non saranno messe in sicurezza non ci potranno essere deadline, prive di senso, come quella del 31agosto, perché la vita non è uno yogurt che ha una data di scadenza: lo sforzo comune della Difesa italiana è proprio quello di proseguire con il ponte aereo e di continuare a salvare migliaia di bambini, donne e uomini.
Grazie al COVI guidato dal Generale Portolano, grazie ai nostri Carabinieri del Tuscania, al Console Claudi, all’intelligence e ai volontari…
Grazie agli italiani che stanno lavorando giorno e notte, senza sosta per salvare vite in Afganistan.”
Giorgio Mulè, Forza Italia
E il Presidente Biden?
“Biden non poteva fare peggio. Ora è costretto a chiedere ai Talebani di prorogare il termine del 31 agosto (inizialmente stabilito peraltro dagli stessi americani!) per completare l’evacuazione. Umiliazione nell’umiliazione! Il Presidente della più grande potenza militare al mondo implora una banda di fondamentalisti di dargli qualche giorno in più… Il capo della CIA del resto si è recato nei giorni scorsi a Kabul probabilmente proprio per questo motivo. Ma come ha fatto Biden a mettersi – e a metterci – in una simile situazione? Drammatica, surreale, imprevista. Nemmeno Hollywood avrebbe potuto immaginare per i suoi film d’azione una castrofe del genere…”
Domenico Vecchioni, ambasciatore
Vero, è surreale, oltre il ridicolo.
“E meno male che Biden doveva restaurare la forza e la credibilità degli USA nel mondo”.
Antonio Polito
Beh…
“La data del ritiro fissata dagli Stati Uniti per il 31/8 appare come un boomerang: finire presto significa abbandonare migliaia di collaboratori afghani, intere famiglie che hanno riposto la loro fiducia – e la vita – nelle mani dell’Occidente.”
Mario Sechi
La sua vice, la super Kamala, non è da meno.
“Questa sarebbe la vicepresidente degli Stati Uniti?
Kamala Harris è andata a Singapore, dove ha incontrato il primo ministro Lee Hsien Loong.
Una giornalista le stava chiedendo notizie sulla situazione in Afghanistan.
Lei l’ha interrotta prima che potesse finire domanda: ‘Aspetta, aspetta, ahahah’. E’ scoppiata a ridere, scuotendo le spalle.
I commenti dei giornalisti: ‘Era come uno sketch del Saturday Night Live. Peccato sia reale, e che lei non sia una comica. Non c’è niente da ridere’.”
Marco Nese, giornalista e scrittore
Ma il disagio non si cancella: talvolta ossessiona fino alla disperazione e sui sentieri interrotti scende la notte.
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