22 Dicembre 2024
Magazine

Pompei, la Notte delle “lupe” nell’archeo-ristorante “Caupona” rievoca l’antica “arte della sensualità”

Condividi

Come accadeva in una vera caupona del passato, anche all’archeo-ristorante “Caupona” arrivano le “lupe”. È in programma venerdì 10 settembre 2021 (ore 20,30) la cena-spettacolo “La notte delle Lupe nelle ville dell’ozio romano”.

Si tratta di una rivisitazione dei moderni spettacoli di burlesque, ma calata in una veste differente dal solito. Immersa nella perfetta cornice della taverna pompeiana “Caupona”, la rappresentazione è caratterizzata dall’alternarsi di piccoli siparietti che mescolano ironia, elementi di trasformismo e striptease, rievocando però tutte quelle figure appartenute all’antichità pagana: satiri, divinità, ninfe, regine, cortigiane e danzatrici orientali.

Durante lo spettacolo “La notte delle Lupe nelle ville dell’ozio romano”, realizzato in collaborazione Bcn – Burlesque Cabaret Napoli, le sensuali Lupe con le loro movenze otterranno per i partecipanti “il favore degli dei” in una magica notte d’estate, in una sorta di rituale misterico in cui la sensualità è l’ingrediente principale.

Ma, soprattutto, l’esibizione intende rievocare “quell’arte della sensualità” che ha reso Pompei celebre nel mondo e che nella città antica si praticava non di rado anche in esercizi aperti al pubblico e destinati principalmente all’alloggio o alla ristorazione, come erano appunto le “caupone”.

Lo spettacolo di burlesque vero e proprio sarà preceduto da una cena basata sui piatti dell’antica Roma, che seguirà, in particolare, il “menù dei Gladiatori” secondo Galeno. Prenotazione obbligatoria al 3881426319.

Le portate, studiate in base a quella che era l’alimentazione dei lottatori del passato, prevede: Focaccia con finocchietto, miele e curry (Entrée); due antipasti: Alici ripiene con menta, limone, caciofiore romano, pepe e scarola di Apicio ripassata con noci, uva sultanina, olive nere e capperi; Cozze al coriandolo.

Piatto centrale sarà la Zuppa dei Gladiatori: orzo speziato con fave, porro, fieno greco, tonno scottato al timo e panis pompeiano al Garum.

Seguirà l’orata di Sergio Orata con spezie orientali, crema di ortica e zucchine all’Apicio, chiuderà il dessert con Mousse di ricotta di pecora dolcificata con miele e carruba su crustula (biscotto di frumento) e marmellata di fichi. Vini in abbinamento: Pinot Grigio.

Caupona è il primo ristorante archeo-esperienziale ispirato alla città distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C., dove mangiare diventa un’immersione negli usi e nei costumi della Pompei antica. Cibi e bevande, ispirati alle ricette di autori del passato come Apicio, Columella, Trimalcione, sono serviti in piatti e coppe di terracotta da personale in abiti d’epoca. Anche gli ospiti possono indossare gli abiti romani (imbustati e sanificati), il tutto per rendere l’esperienza ancora più unica e coinvolgente.

Tutto l’ambiente di Caupona è stato studiato per riprodurre, nei minimi particolari, le caratteristiche di una locanda e di una casa di epoca romana. Tutti i dipinti murali e gli affreschi sono stati riprodotti a mano, come usavano fare anche i “copisti” dell’antica Pompei.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]