A Napoli nell’Istituto pontificio di S. Chiara, di proprietà del Fondo edifici di culto, la Regione realizzerà una residenza per studenti
I lavori avviati a tale scopo consentiranno anche di valorizzare un bene di alto pregio storico-architettonico
Il ministero dell’Interno supporta il diritto allo studio. L’ex Istituto pontificio parte del complesso monumentale di Santa Chiara a Napoli – uno dei tesori del Fondo edifici di culto (Fec) gestito dal Viminale- è stato concesso in uso alla regione Campania che lo destinerà a residenza per studenti universitari.
I lavori saranno finanziati con fondi dedicati dal ministero dell’Università e della Ricerca cui si aggiungeranno anche risorse messe a disposizione dalla stessa regione e dall’Azienda per il diritto allo studio universitario (Adisurc).
La prefettura di Napoli, in rappresentanza del Fec, e la giunta regionale della Campania hanno siglato venerdì nella prefettura del capoluogo l’atto di concessione, sottoscritto rispettivamente dal prefetto Michele di Bari e dal dirigente Ennio Parisi. Presente alla stipula anche l’assessore regionale al Governo del territorio e Urbanistica Bruno Discepolo.
L’avvio dell’iter per il recupero della struttura – che oltre a valorizzare un bene di pregio storico-architettonico consentirà di ospitare studenti in un’area nel cuore del centro storico di Napoli e ben collegata con diverse sedi universitarie – prende le mosse nel 2022 dal protocollo d’intesa tra regione Campania, Fec e la provincia religiosa di Napoli dei Frati Minori, con il quale l’ente ecclesiastico ha rinunciato all’utilizzo gratuito dell’ex Istituto pontificio perché fosse concesso alla regione.
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